Salvini porta a Firenze 1,5 milioni per la sicurezza e pensa alle elezioni

Firenze – Matteo Salvini ministro dell’Interno è arrivato a Firenze con un pacco dono: 1,5 milioni di euro per la sicurezza, 200 carabinieri in arrivo entro la fine dell’anno, una cinquantina di agenti in arrivo a febbraio, videosorveglianza rafforzata. Altro che dispetti del Governo alla città di Firenze: “Se fossi sindaco vorrei avere io dispetti come questo, del resto Nardella su questo fronte viene trattato meglio oggi di quanto non lo sia stato quando c’era un fiorentino a Palazzo Chigi”.

Un Salvini double face, dunque, deciso uomo di governo nel pomeriggio in Prefettura dove ha presieduto il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza insieme a Dario Nardella, il prefetto Laura Lega e i comandanti delle forze dell’ordine; segretario della Lega a sera all’Hotel Mediterraneo con imprenditori, professionisti e commercianti. E anche polemista duro con il centinaio di studenti di diversi collettivi che in piazza del Duomo manifestavano contro di lui che il suo profilo Facebook trasmetteva in diretta: “Ecco il loro democratico benvenuto”.

Come capo del Viminale Salvini ha tenuto a sottolineare “i criteri oggettivi, validi per tutti” per rafforzare la sicurezza. A Firenze riserva un’attenzione particolare, perché “è un gioiello simbolo dell’Italia”, dove non solo la popolazione raddoppia ogni giorno, ma passano 14 milioni di turisti l’anno. Tuttavia questo gioiello “è una delle poche città nelle quali i reati sono in aumento, quasi del 5%, con il doppio di furti e rapine, la maggioranza commessi da cittadini stranieri, quasi il 54%, che controllano le piazze di spaccio e prostituzione”.

Da qui a parlare del problema degli immigrati, il suo cavallo di battaglia, il passo è breve. Intanto ci sono da sgomberare 23 palazzi (circa 1.500 occupanti abusivi): saranno liberati per ripristinare il diritto alla proprietà privata chiedendo ai sindaci di trovare “una sistemazione per le fragilità evidenti”, il tutto sulla base non di una scelta politica, ma di criteri oggettivi partendo per esempio dagli immobili pericolosi e pericolanti (5 già indicati dai Vigili del Fuoco).

Osserva poi con soddisfazione che vi è stata già la riduzione di un terzo degli immigrati, calcolando i 1388 richiedenti asilo. Questo è dovuto al calo degli sbarchi che continueranno a diminuire “per smaltire l’enorme pregresso”. Enorme pregresso che comprende anche l’errore del blocco del turn over delle forze dell’Ordine voluto dai precedenti governi che hanno portato l’età media degli agenti a 50 anni.

Peccato però che la Toscana, “per un pregiudizio ideologico” non abbia ancora fatto la sua parte come le altre regioni nell’indicare un centro per i migranti in attesa di espulsione: “E’ un problema serio per i toscani, non vorrei che la Toscana fosse l’ultima a  non avere il centro per i rimpatri”.

A questo punto Salvini si è messo il cappello del segretario politico di un partito la Lega e di una coalizione, il centrodestra, che nel 2019 sperano di conquistare Palazzo Vecchio e nel 2020 Palazzo Strozzi Sagrati. Intanto la nuova pista dell’aeroporto si deve fare “efficacemente e rapidamente perché Firenze è la capitale mondiale del business, della bellezza e della cultura, anche se l’ampliamento deve essere inserito in un piano della mobilità a livello regionale e in ogni caso sono a favore di finire quello che si è cominciato”. Cosa che è andata poi a ribadire alle categorie economiche.

Molti attendevano con curiosità come sarebbe andato l’incontro fra lui e Nardella arciavversari anche in vista delle elezioni, ma “siamo andati d’amore e d’accordo” , ha detto, dopo una stretta di mano non si sa quanto gradita a entrambi.  Per quanto riguarda il candidato leghista alle amministrative “aspetta suggerimenti dal territorio”.

Da ultimo, salutando i giornalisti, la notizia: invierà un circolare ai prefetti perché invitino i sindaci “a scoraggiare l’uso di petardi e di botti a favore del  benessere umano e animale”.

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