Firenze – Flashmob stamani dei promotori del referendum Salviamo Firenze, che si sono trovati davanti al cantiere dello Student Hotel di viale Belfiore, indossando buste dello shopping con sopra scritto “Shopping Fondi Investimento” . Obiettivo dell’azione di protesta, lo shopping che i grandi gruppi di investimento stanno mettendo in atto nei confronti degli immobili fiorentini, dicono i promotori referendari, “nel totale disinteresse di Palazzo Vecchio”.
Un flashmob “creativo” organizzato per denunciare l’operato della Giunta, che, spiegano dal comitato per il referendum, “dopo aver bloccato il processo referendario lo scorso giugno dichiarando di accogliere la richiesta di abrogare la norma che consente agli studentati di operare come strutture alberghiere, ora propone di reintrodurre tale norma con modifiche nel Consiglio Comunale del prossimo 25 marzo, convocato per l’approvazione del POC e del regolamento urbanistico”.
La richiesta del comitato Salviamo Firenze al Consiglio è di “non votare questo aggiramento truffaldino delle richieste portate avanti con il sostegno di 11.1283 firme e un larghissimo consenso popolare”, dal momento che ritengono che “la Giunta sia sempre più orientata a un maggiore investimento sugli Student Hotel, giustificandolo con la necessità di supplire alle mancanza di studentati pubblici in questa città, garantendo qualche posto letto assolutamente insufficiente a coprire le necessità. Si affida così al privato un servizio, trasformando in briciole quello che dovrebbe essere un diritto per migliaia di giovani”.
“Gli studentati di lusso sono dannosi per la città” chiariscono i promotori, “perchè sono di fatto hotel camuffati, potendo già svolgere attività alberghiera sul 49% della superficie, come da normativa generale. Una questione fondamentale su cui la Giunta non esprime una parola”.
La questione, secondo i sostenitori e promotori del referendum, segue un meccanismo preciso. “La Giunta nella sua proposta pone qualche condizione a queste strutture per incidere sulla quota destinata a studentato – dicono – nei fatti non ne mette in discussione la funzione alberghiera, che in questa città, al di fuori del centro storico, può essere svolta senza pianificazione né autorizzazione”.
“Chiedevamo un cambiamento necessario per salvare la città dalla speculazione. La Giunta ci risponde con l’ennesimo stravolgimento della nostra richiesta ed esprimendo parere positivo alla creazione di un nuovo studentato privato in viale Spartaco Lavagnini” denuncia il Comitato, che parla di “un vero e proprio schiaffo alle cittadine e ai cittadini di Firenze”.
“Dalla fine della raccolta autogestita delle 11.238 firme la Giunta, che si era impegnata ad accogliere la richiesta della cittadinanza, non ci ha né incontrato né contattato” concludono i promotori. “Per l’ennesima volta chiediamo a questo Consiglio Comunale, così sordo alle esigenze della città, di cambiare rotta, di abrogare, senza raggiri, le norme a favore dei fondi di investimento, perché la domanda sulla possibilità di vivere ancora a Firenze, mentre i ricchi del mondo se la stanno comprando, merita una risposta chiara e definitiva”.