Salone dell’Arte e del Restauro, domani al via fra novità e anteprime

Firenze – Tra le assolute novità della quarta edizione del Salone dell’Arte e del Restauro che apre domani a Firenze alla Fortezza da Basso, per la prima volta dopo 48 anni, le cinque tavole dell’Ultima cena di Giorgio Vasari, dipinto della Basilica di Santa Croce danneggiato dall’Alluvione del 1966, potranno essere viste da vicino direttamente al Laboratorio Restauri dell’Opificio delle Pietre Dure che ha sede proprio alla Fortezza. Saranno solo  tre  le visite guidate e per un massimo di 20 persone,  riservate elusivamente  ai visitatori del salone e rigorosamente su prenotazione.

La conservazione dei beni culturali e la loro salvaguardia in particolare dai pericoli naturali come terremoti e alluvioni, sono questi i temi centrali che animeranno convegni e dibattiti in programma. In particolare due momenti di confronto  che si terranno nel Talking Corner del Padiglione Cavaniglia, il primo è per venerdì 14 alle ore 11, una tavola rotonda dal titolo “SOS Restauro. Emergenze e soluzioni tecnologiche”, ovvero come affrontare nel breve, medio e lungo periodo le emergenze relative ai beni culturali danneggiate da terremoti, alluvioni ed altri eventi naturali. In relazione a questo incontro nello stand del Ministero dei Beni culturali saranno esposte due opere d’arte rappresentative di questa realtà. Proveniente da L’Aquila, un tondo raffigurante “Sacra Famiglia con San Francesco” di Cola dell’Amatrice e in fase di restauro nel Laboratorio dell’Opificio delle Pietre Dure mentre da Mirandola, la cittadina devastata dal sisma del 2012, un Coprifonte battesimale in legno intagliato del XIX secolo.

L’altro incontro più tecnico si intitola “SOS restauro. La valutazione del rischio vibrazione e sismico nel processo di movimentazione ed esposizione delle opere d’arte. Tra le novità in questo ambito, sabato 15  sarà presentato un innovativo sistema di protezione per dipinti da aventi sismici e alluvioni, in cui l’opera viene inserita in una cornice metallica protetta da un vetro antisfondamento e collegata a una serie di sensori, accelerometri, che reagiscono a un 1/2000 di secondo. Un alternarsi di incontri al Talking Corner, organizzato dal Salone in collaborazione con Kermes la Rivista del Restauro di Nardini editore, tutti i giorni, studiosi, professionisti, associazioni, istituti pubblici e privati hanno a disposizione una finestra di 45 minuti per presentare libri, eventi, interventi, legati ai temi del restauro e della conservazione. In questo spazio l’Archivio Internazionale per la Storia e l’Attualità del Restauro presenterà il restauro dei calchi canoviani “Elgin” un tesoro sconosciuto ai più.

Tra i numerosi argomenti che saranno trattati, l’atlante delle malte antiche, il San Sebastiano di Raffaello restaurato, I Musei Sistini del Piceno e il restauro del Reliquiario di Sisto V, il recupero di giardini storici, il restauro nell’arte contemporanea, il restauro di dipinti in un cantiere navale in Nuova Zelanda, le strategie di recupero attraverso l’esperienza del Sant’Orsola Project di Firenze. Sempre al Talking corner, sabato 15 alle ore 12, ci sarà la premiazione della seconda edizione del Premio Friends of Florence Salone dell’Arte e del Restauro 2014, un contributo di 20 mila euro per un progetto di restaturo. Tra le opere in mostra importanti reperti etruschi e romani provenienti da varie sedi archeologiche toscane  che faranno da cornice alla giornata di studio “Restauri archeologici in Toscana II” in cui vengono riassunti gli interventi su materiali archeologici effettuati negli ultimi due anni sotto la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana. “Visioni contemporanee sulla Società, la Storia e l’Industria”  opere di Giuseppe Gavazzi, Paolo Staccioli e Ignazio Fresu sono le proposte di arte contemporanea che non potevano mancare in questa edizione del salone.

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