Firenze – Con un leggero slittamento rispetto al periodo convenzionale di aprile, l’appuntamento internazionale con il design e l’arredo del Salone del Mobile a Milano, che quest’anno festeggia la sessantesima edizione, si svolgerà dal 7 al 12 giugno 2022.
Questo rappresenta un evento particolarmente significativo dal momento che riprenderà il suo programma secondo il classico schema di tanti anni dopo l’interruzione per la pandemia e con un 2021dove solo la vetrina del Supersalone è stato l’unico avvenimento per le aziende di mostrare le ultime tendenze del mercato del mobile.
“La decisione di posticipare l’evento consentirà a espositori, visitatori, giornalisti e all’intera community internazionale dell’arredamento e del design di sfruttare al meglio e in piena sicurezza le potenzialità di una rassegna che quest’anno si presenterà ricca di novità e che, oltre a festeggiare un compleanno importante, punterà sul tema della sostenibilità, facendosi palcoscenico dei progressi fatti in quest’ambito da creativi, designer e aziende”, afferma Maria Porro, presidente del Salone del Mobile di Milano.
Il Salone di questa edizione ha caratteristiche del tutto particolari per le aziende che hanno avuto la possibilità di presentare le novità solo attraverso i sistemi digitali, superando le difficoltà connesse a raccontare prodotto in modo convincente e pianificare una comunicazione ad hoc per un settore, come quello del mobile e del design, molto complesso.
Sarà una fiera dove ogni azienda investirà tante energie per confezionare al meglio le nuove collezioni con un allestimento che tiene conto delle specificità del settore, sempre improntato su una qualità altissima e sull’eccellenza del Made in Italy come elemento trainante della nostra economia.
All’illustratore Emiliano Ponzi è affidato il compito di illustrare questa edizione, il quale ha deciso di evitare la dimensione informativa e didattica, puntando sull’idea di trasmettere una riflessione sul Salone attraverso un clima emotivo ed esplorando i cambiamenti avvenuti nel nostro paese dal 1961 ad oggi.
In Toscana, le tante industrie dell’arredamento presenti sul territorio, si preparano a partecipare. Ma con quale percezione dell’evento? Abbiamo chiesto a Maurizio Manzoni, architetto e designer con lo studio a Firenze, che collabora con numerose aziende dell’arredo sia a 0livello locale, nazionale e internazionale, il quale afferma: “In queste ultime settimane ho avuti molti confronti con le varie aziende con collaboro e abbiamo riflettuto attentamente su quello che dovrà essere, che speriamo sia, l’edizione del Salone di Milano 2022. Le incertezze sono molte per tutti i motivi che conosciamo purtroppo molto bene. Riteniamo che tutti gli attori coinvolti in questo settore dovranno credere fermamente e supportare l’idea di un’edizione che segni una decisa ripresa della voglia di raccontare al pubblico i progetti. Per dirla tutta in questi due anni il mercato si è evoluto e i progettisti insieme alle aziende hanno continuato il loro lavoro, tutto questo però è rimasto al di fuori dei radar del grande pubblico che ha perso un po’ il contatto con l’evoluzione e la ricerca stilistica, la quale come detto non si è mai fermata”.
Quale sarà il ruolo della kermesse milanese?
“Il Salone del Mobile di Milano deve recuperare la centralità di vetrina internazionale per il design e i complementi d’arredo. Non abbiamo ovviamente il potere di comandare gli “elementi” ma lavoriamo con la ferma convinzione che quello deve essere lo scopo. Il lavoro che sto portando avanti riflette questo pensiero: sarà propositivo e allineato in evoluzione ai diversi percorsi già definiti e sviluppati negli ultimi due anni. Mi aspetto un vero Salone del Mobile, senza mezzi termini e senza rinunce. In cui i designer possano ritrovare quel momento topico annuale e in cui tutti possano verificare le intuizioni e i sentimenti maturati nel corso dei mesi”.
Foto: Alcuni momenti del Salone del Mobile 2019 di Chiara Porcal