Non vuole aggiungere altro oltre alla protesta fisica che lo vede protagonista. Una sorta di Aventino una tantum e ad personam rivolto all’ingresso nell’aula degli enti locali del consigliere forzista (sia in comune che in Provincia) Giuseppe Pagliani, implicato nel processo Aemilia. Quando entra l’uno, esce l’altro ma non viceversa. A prendere la strada dell’uscita è Pier Luigi Saccardi, consigliere comunale e provinciale del Pd.
Pier Luigi Saccardi, ex vice presidente della Provincia all’epoca della presidenza Sonia Masini sottolinea però di aver ricevuto molti, molti consensi. Applausi per strada e una raffica di telefonate compiacenti. In più, sia la Provincia che il Comune di Reggio si sono costituiti parte civile proprio in quel processo. Pagliani chiarisca la sua posizione, a processo terminato, dice Saccardi e al bando le vecchie ruggini. Fino ad allora fa sapere ancora, è intenzionato a proseguire nell’andirivieni.
Per Pagliani le dichiarazioni di Saccardi sono “strumentali e vergognose” ed il suo invito è quello di leggersi l’ordinanza emessa dal tribunale della Libertà di Bologna. Insomma l’ex vice presidente cercherebbe così una resurrezione politica “essendo ormai il suo apporto” – chiosa il forzista – inconsistente”.
Al processo, è il caso di dirlo, l’ardua sentenza. Processo che resterà a Bologna.