Firenze – Diventa Stefania Saccardi candidata ufficiale di Italia Viva, ma non solo: Matteo Renzi infatti lancia l’appello al centrosinistra, affinché, con le primarie, si avveri un sogno: vedere la tenzone fra Saccardi-Del Re e perché no, se ci sarà da parte della candidata unica del Pd, “un colpo d’ala”, Funaro. Tre donne, e poi, dice Renzi “tutti quelli che si vogliono aggiungere”.
Così, la giornata della presentazione della candidata Saccardi, diventa anche il giorno della sfida alle primarie rivolto al Pd. Pd che, nelle ultime settimane, ha fatto discutere proprio perché ha sbarrato il passo alla richiesta di Del Re, ovvero di fare le primarie (di partito) per decidere il candidato. Del Re che, invitata dalla stessa Saccardi proprio ieri a partecipare a primarie contro di lei, prende tempo e non chiude per ora alla proposta. Mentre procede la richiesta di accesso agli atti fatta alle commissioni di garanzia da parte dello staff dell’ex assessora all’urbanistica, che, in caso di diniego, verranno richiesti attraverso il giudice “se è l’unico modo per averli”.
Ma il vero tema di oggi è: come parerà il colpo il PD? Perché di colpo si tratta. “Se davvero il centrosinistra fiorentino non vuole tradire se stesso facciano le primarie contro Stefania. Faccia le primarie Del Re, che le aveva chieste due mesi fa. Rivolgo un appello a Funaro, visto che lei ha iniziato a far politica con la lista Renzi: nel 2009 furono le primarie a permettere a gente come Sara di avvicinarsi alla politica, io sogno le primarie a primavera tra Saccardi, Del Re, Funaro e poi chi vuol venire venga”. E c’è anche la data: il 3 marzo 2024.
Primarie, primarie assolutamente. “Anche nel 2014 la candidatura di Dario, frutto di un accordo in cui chiesi da fare un passo indietro a Stefania (Saccardi) ed Eugenio (Giani), venne messa alla prova delle primarie. Chi è forte in città non ha paura delle primarie”. Anche nel 2009 si tennero le primarie, “E furono primarie bellissime, che portarono tantissime uomini e donne ad avvicinarsi alla politica”. Fra le donne, c’era anche Sara Funaro, candidata nella lista Renzi. “Le primarie a Firenze sono l’elemento costitutivo degli ultimi decenni”.
E se qualcuno non le vuole fare? “Ha tutto il diritto di non farle, ma è un’altra cosa rispetto a ciò che è sempre stata questa parte politica. Non siamo noi a essere venuti via dal PD, è il PD di Firenze che sta tradendo se stesso”. In sintesi: “Se vogliono fare le primarie, noi siamo pronti a fare le primarie di centrosinistra”. Il 3 marzo, primarie aperte. “rilancio l’invito che Stefania ha già fatto a Del Re, dal momento che mi è piaciuta l’idea, a Sara Funaro. Sara, Cecilia, Stefania, fate le primarie. Chi vince, governerà Firenze. Chi perde, darà una mano agli altri”.
E se questo non accadrà? “Il 9 giugno andremo alle elezioni con “Stefania per Firenze””. Sito già attivo.
Avanti, a parlare di ciò che accade a Firenze, ma di fatto mettendo i puntini sulle i di quello che, in contrapposizione a ciò che c’è, sembra già un programma. Si parte dal welfare (“sono orgoglioso che quando Stefania è stata mia assessora al sociale questa città non ha visto nessuno morire di freddo”) toccando la questione della scomparsa di Kata (“con noi non sono mai spariti bambini o bambine da occupazioni abusive, domani saranno sei mesi dalla scomparsa di Kata) con riferimento all’Istituto degli Innocenti, come esempio di accoglienza dell’infanzia anche in tempi in cui l’infanzia non godeva dello stesso rispetto nelle altre aree cittadine e nel contado. Nel presentare la candidatura Saccardi, tanti nodi vengono al pettine. Ricordando che la sua ex assessora è “donna con una visione di città e non dei progetti spot”, inevitabile il tema stadio. “Non credo ci sia uno di noi che non voglia uno stadio bellissimo, magari con effetto traino rispetto alla squadra, avete visto com’è, grazie a Francesco Casini (sindaco di Bagno a Ripoli, ndr), il Viola Park, immaginate come sarebbe lo stadio. Ma non si fa con i denari dei contribuenti”. La polemica col sindaco torna a galla e si fa dura: “Mettere i soldi dei contribuenti per prendere tre voti – dice Renzi – non ti fa prendere voti da un lato e dall’altro, li togli da ciò che davvero serve” ovvero “per le case popolari, per le scuole, non vanno alle società di serie A come sta facendo il governo, sotto le pressioni di Lotito che dà i soldi alle società in debito”.
“L’idea di mettere i soldi dei contribuenti n un progetto rabberciato, che non sta in piedi, che rischia di portare la Fiorentina via da Firenze per 5 anni, e che viene fatto a lotti”, non è condivisibile, “noi i soldi non li vogliamo mettere sulle stadio”. Multe: se si decide di multare anche alle basse velocità, per applicare in modo puntiglioso e ortodosso il regolamento “i soldi vanno dati alle associazioni che combattono per la sicurezza stradale, non vanno nel bilancio del Comune, perché “se vengono fatte migliaia di multe, .magari a 51 all’ora, e li metti nel calderone comune, l’impressione è che si voglia far cassa”, come se ci si paga il personale, “e non si fa cassa così”. Ti1rando le fila, e dopo aver ribadito che “se si facessero le primarie con Stefania, Cecilia e Sara (e con chi volesse aggiungersi) sarebbe una gran festa della democrazia”, Renzi chiude: “tutti gli altri facciano quello che credono, noi quando ci sono le elezioni si pensa a mettere in campo le specialiste dei voti, mentre gli altri mettono in campo gli specialisti dei veti. La Saccardi è una specialista dei voti”.
Partenza in sordina, per Stefania Saccardi, “potevamo stare tranquilli in un’incarico che mi piace…”, ma il climax cresce subito: “mi sono guardata intorno e ho deciso che era il momento di mettere la faccia per Firenze”. “E’ il momento dell’impegno, vedremo come. Se ci saranno le primarie siamo pronti a fare le primarie, non abbiamo paura. Si corre per Firenze”.
Primarie, per dare l’opportunità “a chi non ha voglia di assistere a una candidatura scelta nelle segrete stanze, di poter scegliere un’alternativa, di poter cambiare squadra senza cambiare campo”. Una candidatura che favorisce il centrodestra? “E’ una candidatura, la nostra, fatta per Firenze, per dare ai cittadini che non hanno voglia di spostarsi verso la destra, dando loro l’opportunità di votare una persona e un’alternativa anche alla giunta attuale e alla modalità con cui si è scelto di scegliere il candidato per le amministrative da parte del PD”.
La connotazione più squisitamente di “sinistra” della candidata e dell’IV di questa mattina, viene poi sottolineata ancora, con i ringraziamento alla Tea Albini per aver recuperato le Murate (applausi) ma ancora, la riflessione che quell’operazione ha fornito la possibilità di vivere in una zona e in una struttura bella persone e famiglie che, visti i tempi, non avrebbero mai potuto permetterselo. Riecheggiano le parole di Renzi nell’introduzione, la sinistra non pensi di poter insegnare qualcosa a noi sulle politiche di sinistra…
“Siamo convinti che la bellezza possa essere al servizio di tutti – continua Saccardi – non solo di pochi, che fanno investimenti milionari in questa città. Siamo convinti che un piano di case popolari serva, in questa città, per evitare che ci si riempia solo di residenze di lusso e di studentati che gli studenti non si possono permettere”. Applausi scrocianti.
Torna sullo stadio: “Siamo convinti che non si possano mettere 200 milioni, pubblici, privati sì perché la stadio serve, pubblici, sullo stadio e solo 6 milioni sulle case popolari di cui solo 2 dal bilancio del comune di Firenze. Sarebbe questa la sinistra? “.
Il veto della sinistra, vero o presunto, su Italia Viva per entrare in alleanza col PD, è occasione di un altro attacco: “Ho sentito da sinistra che c’è un veto su Italia Viva perché noi non saremmo abbastanza di sinistra. Sono molto di più di sinistra, di qualcun altro che invece va a destinare le risorse a un’immagine di città non aperta a tutti e soprattutto non aperta a chi non si può permettere di stare a Firenze”.
Case popolari, “siamo per un grande piano di rigenerazione e di aumento del numero delle case utilizzando gli spazi che ci sono. Quando insistiamo sulla nuova pista dell’aeroporto, non stiamo pensando solo a una parte del Q5 che ha diritto a vivere una vita più tranquilla senza il rumore degli aerei in casa, o0 ai turisti, ma allo sviluppo della politica industriale come dimostra, dice Saccardi, “il fatto che siano a favore le forze sindacali”.
“Non vogliamo una Firenze riservata solo ai turisti, che pure sono una risorsa importante per questa città, ma una città in cui i nostri giovani non siano costretti a scappare per trovare lavoro, una Firenze in cui le infrastrutture servano per conservare il lavoro in questa città. Qualche idea ce l’abbiamo”.
Sicurezza, Saccardi si richiama al senso di comunità e al senso di speranza, perché il senso di comunità “ci rende più forti”. Richiesta di specificare, ad esempio sulle Cascine, ad ora ancora falla evidente nella sicurezza cittadina nonostante l’implementazione di forze dell’ordine, “non è un tema facile – dice Saccardi – non ho la soluzione in tasca. Un tema difficile che ormai attanaglia tutte le città, non solo italiane ma europee e non solo. Servono presidi in tutte le parti della città e anche le Cascine devono essere presidiate, ma anche risolverne alcuni nodi, come le Mulina. Ciò presuppone anche un rapporto con questo governo. Bisogna provare a tenere tutto insieme, forse anche con qualcuno che si occupi in modo specifico delle Cascine., un ufficio, un team, un gruppo che lavori esclusivamente sulle Cascine”.
Tirando le fila, e con appuntamento al 29 gennaio, dove verrà presentata la “nostra visione di città” e quindi il programma, la domanda che sorge spontanea è: ma in caso di ballottaggio, che succederà col centrodestra, si potrà pensare a una convergenza? “In caso di ballottaggio, se il centrodestra vuole sostenere la Saccardi”, taglia corto Renzi, “perché al ballottaggio, la Saccardi ci va”.