Vaiano (Prato) – Una grande famiglia quella dei Forti di Vaiano, creatori del villaggio-fabbrica de La Briglia, mecenati e collezionisti, ma costretti a fuggire a causa delle leggi razziali. Oggi i loro discendenti sono sparsi in tutto il mondo, ma in trenta saranno accolti a Vaiano, e 7 di loro arrivano appositamente da Israele, per la giornata di studio “La storia della famiglia ebrea Forti e il Tesoro della Sinagoga”, promossa da Comune di Vaiano e Fondazione CDSE nella cornice della mostra “Bombing Art 1940-1945” alla Villa del Mulinaccio.
“E’ un’occasione unica per conoscere una storia che riguarda non solo la Val di Bisenzio ma anche le principali vicende legate alla requisizioni ebraiche di opere d’arte con alcuni tra i massimi esperti di questo tema – annuncia l’assessore di Vaiano Federica Pacini – La storia della famiglia si intreccia strettamente con quella della comunità ebraica fiorentina”.
Sabato 15 novembre, alle 15,30 alla Villa del Mulinaccio, animeranno la giornata di studio Silvia Sorri, laureata con una tesi sulla storia della famiglia, Attilio Tori direttore di Casa Museo Siviero a Firenze, ex casa Forti-Castelfranco, Marta Baiardi dell’Istituto storico della Resistenza di Firenze e tra le massime esperte di persecuzioni razziali a Firenze e Dora Liscia Bemporad docente all’Università di Firenze e parente della famiglia. Al centro del confronto non solo l’origine dei Forti, ma anche il loro amore per l’arte, erano i principali mecenati e collezionisti di De Chirico in Italia. E una vicenda non troppo conosciuta, ovvero di come avevano nascosto il Tesoro della Sinagoga di Firenze alla Villa del Palco, che era di loro proprietà dal 1925. Con le leggi razziali i vari componenti della famiglia cercarono di salvarsi dalla deportazione scappando in Svizzera, in America o nascondendosi in varie parti d’Italia.
Per l’occasione, ci saranno molti dei discendenti, contattati dalla Fondazione CDSE in giro per il mondo. In 7 arriveranno appositamente da Israele, altri trenta raggiungeranno Vaiano da varie parti d’Italia. E per consentire anche agli altri parenti di seguire dall’America e dalla Svizzera la conferenza sarà realizzata una diretta streaming a cura del Comune.
La giornata si aprirà con un ricordo di Umberto Mannucci, grande studioso scomparso pochi giorni, che tanto si era adoperato per far conoscere nel pratese e in val di Bisenzio la storia di questa famiglia contattando i discendenti americani.