Firenze – Le due ville Favard sui Lungarni e a Rovezzano; l’Educandato del Poggio Imperiale; villa La Favorita e il Castello Montauto all’Impruneta. Tornano sabato 15 e domenica 16 ottobre le “Giornate FAI d’Autunno”, il grande evento autunnale che il Fondo per l’Ambiente Italiano dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. L’evento promosso dalla Delegazione di Firenze guidata da Carlo Francini è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio presenti il vicesindaco Alessia Bettini e il generale di brigata dei Carabinieri RFI Marina Marinelli. La manifestazione si inserisce nell’ambito della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia” che il FAI organizza nel mese di ottobre e si svolgerà nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.
“Anche quest’anno torna un’iniziativa importante del FAI dedicata a far riscoprire luoghi meno conosciuti ma non meno meritevoli di essere apprezzati dai cittadini – ha sottolineato Bettini – Far capire quanto sia prezioso il patrimonio di cultura e ambiente del nostro territorio è una missione che il FAI persegue da sempre e che sosteniamo con convinzione. Negli anni il FAI ha avuto il merito di promuovere e valorizzare luoghi insoliti ma anche di riaccendere i riflettori sulla loro condizione e quindi in molti casi di portarli a nuova vita proprio grazie a una rinnovata attenzione. Crediamo molto, inoltre, a un turismo diffuso, policentrico, allargato rispetto agli itinerari classici e le giornate FAI vanno sicuramente in questa direzione”.
Cinque dunque i “beni” solitamente non visitabili dove verranno proposte visite che permetteranno ai partecipanti di cogliere lo splendore del territorio che ci circonda. Una benefica immersione tra arte, storia e natura e anche una preziosa occasione per approfondire la missione del FAI e prendere consapevolezza, una volta di più, dell’immenso e variegato patrimonio di cultura e ambiente del nostro Paese. Si comincia da Villa Favard sui Lungarni (Via Curtatone 1, Firenze), un tempo residenza ottocentesca e adesso sede di Polimoda. Il percorso di visita si svolgerà nei fastosi ambienti di rappresentanza del piano terreno e in alcune sale del piano nobile, destinate prevalentemente a camere da letto e a salotti. I soffitti delle stanze sono decorati ad affresco con vari soggetti, ora desunti dalla grande tradizione barocca ora ispirati a componimenti letterari. In occasione della visita, le sale di Villa Favard ospiteranno un allestimento con le creazioni di moda realizzate dagli studenti del master Polimoda in Collection Design.
Si prosegue poi per Villa Favard a Rovezzano (via Rocca Tedalda 451, Firenze), da nobile dimora suburbana fiorentina a luogo della Musica. Qui si potrà ammirare la raffinatezza delle sale di rappresentanza ottocentesche del piano terra (Sala della “Fête Galante”, Sala dell’orchestra, Salone da ballo) e degli ambienti privati più rappresentativi del primo piano come la camera da letto della baronessa Fiorella Favard de L’Anglade, la suggestiva sala da pranzo e alcuni salotti. Gli studenti del Conservatorio, al termine delle due giornate, organizzeranno due concerti: sabato pomeriggio alle 17.30 il Duo Sin Palabras: Andrea Sernesi (violoncello) e Anna Bodnar (fisarmonica) e domenica alla stessa ora il Florence Cello Ensemble diretto dal M° Lucio Labella Danzi. Sicuramente da visitare è anche Villa La Favorita, oggi sede del Comando Regione Carabinieri Forestale Toscana (Piazza Edison 11, Firenze). Il complesso non è mai stato aperto al grande pubblico. Si tratta quindi un evento del tutto eccezionale grazie al quale si potranno vedere alcuni ambienti di particolare pregio della villa e il suo giardino formale, oltre a percorrere una parte della sua sentieristica e conoscere la storia e l’attività odierna del Corpo Forestale dello Stato. Sabato 15 ottobre alle 11 e alle 15, visita speciale su prenotazione riservata agli Iscritti FAI condotta eccezionalmente dal Colonello Luigi Bartolozzi del gruppo Carabinieri Forestali di Firenze.
La villa del Poggio Imperiale è invece uno dei luoghi più conosciuti dai fiorentini in quanto dal 1865 è sede dell’Educandato Statale della Ss. Annunziata. Un tempo istituto dedito esclusivamente all’educazione femminile delle Classi più agiate, è oggi un educandato pubblico con scuole annesse. Il FAI propone quindi una visita degli ambienti più antichi e meno conosciuti della villa posti al piano terreno. Una speciale visita sarà riservata alla Cappella della Santissima Annunziata al Poggio Imperiale, unica Cappella rimasta dalla ristrutturazione settecentesca della Villa. Infine il Castello di Montauto Impruneta (Via Montauto 124, Impruneta FI). La visita avrà un taglio storico-artistico, e si articolerà fra l’esterno e i due principali ampliamenti interni, effettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Dopo aver percorso il viale d’accesso, s’incontrerà la chiesetta medievale di Santa Lucia. Superata la porta castellana, il maniero si mostrerà in tutta la sua magnificenza con l’articolata facciata che affaccia su un giardino di gusto paesaggistico. All’interno la visita, riservata al solo piano terreno, si svilupperà dall’ala progettata da Domenico di Baccio d’Agnolo nel Cinquecento come appartamento personale di Bastiano Montauti e, nel secolo 4successivo, di Filippo Niccolini. Il percorso proseguirà nel cortile interno impreziosito dalla duplice loggia cinquecentesca, decorata a grottesche e oculi celebrativi che introduce al quartiere di rappresentanza, dominato dal salone di ricevimento. La visita è su prenotazione riservata agli iscritti FAI ed a chi si iscriverà in loco. L’elenco completo dei luoghi visitabili e le modalità di partecipazione all’evento sono su: www.giornatefai.it – www.fondoambiente.it. Info e contatti: Delegazione FAI Firenze, Piazza Antinori n. 3 Firenze, e-mail: firenze@delegazionefai.fondoambiente.it.
“Una delle missioni del Fondo – ha ricordato il Capo Delegazione FAI Firenze, Prof. Carlo Francini – è far crescere la consapevolezza nei cittadini sull’importanza della cura del patrimonio e le giornate di autunno fiorentine vogliono tenere insieme due obbiettivi: far conoscere dei beni straordinari a tanti cittadini e chiedere loro di sostenere le attività di restauro e di messa in valore del patrimonio che il FAI custodisce per noi e per le generazioni future”.