Piombino, Rossi: “L’accordo di programma è un impegno serio”

Piombino – Si è svolto oggi un nuovo incontro interistituzionale per verificare lo stato di attuazione dell’Accordo di programma per la reindustrializzazione di Piombino (polo siderurgico e porto), siglato il 24 aprile scorso. Il presidente della Regione Toscana, facendo il punto sui finanziamenti pubblici, 172 milioni tra Regione  e Governo, che devono coprire ripartenza della produzione d’acciao, bonifiche, incentivi per imprese e la rottamazione del naviglio militare, esprime preoccupazione sugli impegni del Governo per le opere strategiche per il progetto industriale stesso: l’autostrada tirrenica e la bretella.

Oltre al presidente Enrico Rossi, in qualità di coordinatore del tavolo degli enti impeganti nella re-industrializzazione di Piombino,  erano presenti l’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianfranco Simoncini, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, rappresentanti della Provincia, dell’Autorità portuale e delle organizzazioni sindacali e di categoria. “E’ evidente –  ha spiegato Rossi -, che questione cruciale per il Polo industriale di Piombino è la ripresa della produzione dell’acciaio. Abbiamo messo come Regione Toscana 60 milioni per chi sarà disponibile a intervenire e abbiamo superato il problema del ricorso all’Unione Europea per gli aiuti di stato. Noi chiamiamo il Governo a fare la sua parte, a vigilare su esito trattative in corso per il polo siderurgico. A noi spetta dimostrare che l’Accordo di programma non è un pezzo di carta, bensì un impegno serio che si realizza. Nei mesi scorsi abbiamo lottato perché la Concordia venisse a Piombino, e abbiamo lavorato sull’accordo di programma. Il trasporto della Concordia a Genova non pregiudica il progetto che abbiamo messo in piedi”.

“Per quanto riguarda i finanziamenti ministeriali – ha proseguito – sono stati individuati 50 milioni per le bonifiche, al netto di quelli spettanti alla Regione sullo stesso capitolo (fondi Fas). Ente attuatore è Invitalia, che sta preparando i progetti definitivi. Tutto questo mi sembra sufficiente a dare un buon colpo alla bonifica dell’area e della falda. Tempi previsti per far partire i lavori: primo trimestre del prossimo anno. Il nostro indirizzo è che nei bandi di gara si valuti sia prevista la possibilità di impiegare cassaintegrati locali. Altri 12 milioni sono i fondi regionali a disposizione dell’Autorità portuale per la bonifica delle aree del demanio marittimo. Si prevede di effettuare la gara entro dicembre, con la stessa clausola sociale.”

“Il secondo capitolo – ha proseguito – riguarda le agevolazioni alle imprese: saranno a disposizione 20 milioni del ministero dell’industria e 10 milioni di Regione Toscana. A settembre ci sarà un avviso informativo sui bandi, che saranno rivolti a imprese in grado di spendere. Ultimo punto sono i 20 milioni dello Stato per la rottamazione del naviglio militare, previsto nell’accordo di programma. Costituiscono un punto di partenza, che dovrebbe consentire il prossimo autunno all’Autorità portuale di indire il bando. L’escavo del porto a venti metri è comunque cruciale e può cambiare la portualità nel Mediterraneo.”

“Tutto quindi sta andando avanti – aggiunge il presidente – Resta sullo sfondo, e per questo sono preoccupato, una questione che è tutta in mano al livello nazionale, la questione dell’autostrada e della bretella. Ci comunicano che dovrebbe essere risolta il 29 agosto. Questo è un aspetto decisivo, perché la condanna a uno scarso sviluppo della costa è in gran parte legata all’assenza di una infrastruttura degna di questo nome.”

 

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