Firenze – Enrico Rossi e Fabio Mussi insieme a discutere sul libro che raccoglie gli interventi al Senato e al Comitato Centrale del Partito Comunista del filosofo Cesare Luporini, uno dei più importanti pensatori della seconda metà del Novecento.
Rossi e Mussi si sono entrambi laureati a Pisa in filosofia e Luporini è stato il loro comune punto di riferimento. Il loro dialogo assume un particolare interesse perché il libro è stato ideato prima dell’uscita di Rossi dal Pd, mentre Mussi aveva partecipato alla fondazione di Sel con Niki Vendola. L’attesa è dunque quella di un confronto politico sulle prospettive della sinistra italiana.
Il volume “Cesare Luporini politico” è curato dai professori Federico Lucarini e Sergio Filippo Magni e promosso dalla Fondazione Spadolini-Nuova Antologia e dalla Regione Toscana. I discorsi tenuti in Parlamento fra il 1958 e il 1963 sono per lo più impostati sui problemi della scuola di cui Luporini era il vice responsabile nazionale, in particolare sull’estensione dell’obbligo scolastico sino ai quattordici anni. Conquista poi ottenuta nel 1962 con l’istituzione della scuola media unica. Uno dei più interessanti è quello contro la censura cinematografica sostenuta dalla destra democristiana.
Gli interventi al Comitato centrale del Pci coprono un arco che va dal 1956 al 1991. “Da membro del Comitato centrale del PCI – scrive Rossi nell’introduzione, Luporini “si distinse in svariate occasioni per un’attenzione verso i movimenti della società italiana, soprattutto del mondo studentesco, schierandosi in minoranza, astenendosi o pronunciando parole molto severe verso la chiusura e l’autosufficienza dei gruppi dirigenti, sordi ai fermenti del mondo giovanile e delle nuove forme di partecipazione che andavano organizzandosi fuori dai partiti”.
Edito da Carocci i libro sarà presentato martedì 4 aprile, alle 17, in Sala Pegaso, Palazzo Strozzi Sacrati (Piazza Duomo 10, Firenze). Insieme a Rossi e Mussi ci saranno, accanto ai curatori, i docenti Maurizio Torrini e Furio Cerutti, allievo di Luporini, che è stato il principale promotore della raccolta dei discorsi politici del filosofo.