Rossi coordinatore del recupero ambientale al Giglio lancia l’isola Carbon-free

Firenze – La nomina di coordinatore per le attività di recupero ambientale dell’isola del Giglio, che si sono rese necessarie a seguito della sciagura prima e della rimozione poi della nave della compagnia Costa Crociere, è giunta al governatore toscano Enrico Rossi con la delibera del Consiglio dei Ministri e la successiva ordinanza della Presidenza del Consiglio. E il governatore toscano non perde tempo: incontra il sindaco Segio Ortelli, e fissa un primo incontro con Costa. Ma soprattutto, si comincia a parlare del futuro del Giglio, concordando col sindaco Ortelli una visita nell’isola, entro ottobre, per incontrare cittadini, amministratori e operatori economici. “Con loro – spiega Rossi – voglio discutere del futuro dell’isola e presentare alcune proposte per la promozione del mare, del paesaggio, della qualità dell’offerta ma anche di sostegno allo sviluppo delle attività economiche, in particolare turismo, agricoltura ed energia. Vogliamo fare del Giglio un’isola carbon-free, attrattiva e competitiva”.

L’agenda del presidente regionale si infittisce: “Con Costa Crociere ho già fissato un incontro a Firenze il prossimo 2 ottobre – dice Rossi – con loro voglio verificare e programmare tutte le attività per completare il ripristino ambientale e proseguire il monitoraggio. Chiederò impegni precisi e tempi definiti”.
“L’isola – ha commentato poi Rossi al termine dell’incontro con Ortelli – è stata ferita dal mostro d’acciaio e ora deve uscire da questa vicenda in modo positivo e dignitoso. La Regione, in collaborazione con l’amministrazione comunale, lavorerà per fare del Giglio un’isola gioiello. Lo meritano tutti i gigliesi per la generosa solidarietà e la paziente collaborazione dimostrata nel corso dei 2 anni e mezzo in cui hanno convissuto con quella ingombrante e minacciosa presenza”.

La Regione è chiamata a coordinare le attività per la sistemazione dell’area interessata dalle operazioni di recupero della nave, dai ripristini alla rimozione dei materiali, detriti e oggetti dispersi sui fondali durante le operazioni di raddrizzamento e, insieme, il proseguimento, per i prossimi cinque anni, del piano di monitoraggio ambientale avviato dall’Osservatorio immediatamente dopo il naufragio e svolto da Arpat e Ispra. Queste ultime attività, precisa l’ordinanza, non prevedono compensi, gettoni di presenza o altri emolumenti, ma solo rimborsi per le spese sostenute e a carico di Costa Crociere.

“Nel programmare queste attività – conclude Rossi – credo si debba tenere nella massima considerazione la richiesta espressa dal Consiglio comunale del Giglio circa la volontà di mantenere le piattaforme utilizzate per le operazioni di recupero della nave. Ciò per evitare che la rimozione delle strutture installate possa produrre nuove ferite ai fondali. Dobbiamo poi considerare che le piattaforme rappresentano anche un riferimento per la memoria, un simbolo per aiutarci a non dimenticare la tragedia, come luogo per le commemorazioni ed anche per immersioni di interesse scientifico e turistico. Possono quindi essere considerate come un vero e proprio memoriale, che serva come polo di attrazione e per ricordare una tragedia del mare che ha segnato una svolta positiva nella storia del recupero dei relitti”.

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