Firenze – Se spetta a Costa Crociere decidere le condizioni tecniche per la rottamazione della Concordia, “tocca a noi valutare l’impatto ambientale dello spostamento di una massa di ferraglia informe che pesca 18-20 metri di profondità”. Il governatore della Toscana Enrico Rossi è tornato a parlare dello spostamento della nave da crociera naufragata dall’isola del Giglio. “Certo è che a settembre in ogni caso il relitto si dovrà spostare – ha precisato Rossi – e se a Piombino non saremo pronti, si dovrà trovare un’altra soluzione”. Ma intanto la Toscana chiede che si valuti bene il rischio di una spostamento di più di 200 miglia che richiedono più di 5 giorni di navigazione: “Come si può valutare il rischio di un fortunale, quando gli esperti dicono che le previsioni del tempo su cinque giorni sono del 50% meno attendibili?”. I responsabili del recupero della Concordia hanno affermato che, in caso di condizioni atmosferiche avverse “la nave si riparerà dietro un’isola”, “ma è una risposta rassicurante questa?”, ha proseguito il presidente della Regione Toscana incontrando i giornalisti a margine della presentazione del rapporto Irpet sull’economia toscana. Il principio di precauzione al quale si attengono tutti gli Stati europei porta dunque alla conclusione di valutare la situazione a settembre: “Se siamo pronti, e a Piombino abbiamo fatto un capolavoro di infrastrutture, non si può rischiare”.
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