Roma 900


5. Fillia (Luigi Colombo), Gli innamorati (1930)
De Chirico, Guttuso, Capogrossi, Balla, Casorati, Sironi, Carrà, Mafai e Scipione sono soltanto alcuni degli autori di una interessante selezione proveniente dalla Collezione della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale e oggi riuniti alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo. Il titolo dell’iniziativa è “Roma 900”, e ha lo scopo di tracciare una lucida storia del panorama culturale della città eterna nella prima metà del XX secolo.

A partire dunque dal periodo tardo naturalista e simbolista, maggiormente incentrato sul tema del paesaggio, del lavoro nei campi e impregnato di un’emotività decadente, il percorso procede verso la fase secessionista. Influenzati dalle correnti mitteleuropee, gli autori secessionisti prediligevano il ritratto come strumento di interpretazione: figure femminili in pose seducenti, dagli sguardi intensi e talvolta inserite in contesti esotici. In contrapposizione alla delicatezza precedente si sviluppa la poetica futurista, energica e dinamica, la sua esaltazione del moto, delle macchine, della tecnica, cui segue un nuovo studio e una rappresentazione delle forme che rompe con il passato consacrandola ad avanguardia. Il furore del futurismo chiama ad un “ritorno all’ordine”, con la riscoperta della gloriosa storia dell’arte italiana, i cui autori di spicco sono Gentilini, Sironi, Donghi, de Chirico, Marini e de Pisis; ritratti di donne autentici che non nascondono la stanchezza e la normalità del quotidiano.

9. Antonio Donghi, Donna alla toletta, 1930.Poi di nuovo una svolta: la Scuola Romana si compone di autori come Scipione, Mario Mafai, Pirandello, la cui pittura è caratterizzata dai tratti duri e incisivi. Vedute di Roma sventrata dagli adeguamenti fascisti nel caso di Mafai, rappresentazioni del potere come ne “Il Cardinal Decano” di Scipione, consumato dall’età ma figura forte e ferma.

Infine, la fase di figurazione e astrazione nella quale spiccano le opere di Guttuso e Turcato sviluppate in relazione a tematiche sociali contemporanee. “Comizio” di Turcato il cui ritmo è scandito da bandiere rosse immobili, sarà fonte d’ispirazione per “I funerali di Togliatti”.

La grande varietà di temi, di tecniche e stili sono testimonianza di un clima culturale in pieno fermento, aperto alle influenze e innovatore di poetiche all’avanguardia. La mostra rivela con chiarezza la vastità del clima culturale nella città eterna della prima metà del secolo scorso, evidenziandone una interessante complessità alla base.  Attraverso la selezione di opere significative, i racconti di vita vissuta, e l’intreccio delle vicende personali degli autori, rimane nello spettatore una tensione curiosa e ammirata rispetto all’ampiezza dell’orizzonte culturale romano novecentesco.

 

9. Giulio Turcato, Rovine di Varsavia, 1948.ROMA 900

De Chirico, Guttuso, Capogrossi, Balla, Casorati, Sironi, Carrà, Mafai, Scipione e gli altri

nelle Collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale

Fondazione Magnani Rocca

Parma – Mamiano di Traversetolo

dal 21 marzo al 5 luglio 2015

www.magnanirocca.it

 

Anna Vittoria Zuliani

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