L’economo della Diocesi di Siena, Don Giuseppe Acampa, è stato assolto per non aver commesso il reato nel processo per l’incendio dell’archivio della Curia di piazza del Duomo a Siena del 2 aprile del 2006. L’accusa sosteneva che Don Acampa appiccò il fuoco per distruggere alcuni documenti, fra cui quello della compravendita di un immobile ereditato per metà dalla Diocesi e ceduto ad un prezzo inferiore al valore di mercato dallo stesso prelato ad un imprenditore veneto, Renè Caovilla, nel 2003. Sempre secondo l’accusa, dalla vendita dell’immobile Don Acampa avrebbe ricavato in regalo dall’imprenditore che lo aveva acquistato un’auto. Il monsignore, difeso dagli avvocati Enrico De Martino e Giuseppe Mussari, è stato assolto anche dall’accusa di calunnia nei confronti del professor Franco Nardi, che era stato indicato dal sacerdote come possibile responsabile dell’incendio. La pena di due anni e mezzo di reclusione richiesta dal pubblico ministero Nicola Marini è dunque stata rifiutata dal giudice Monica Gaggelli. «Sono contento che sia stata fatta giustizia», ha commentato Don Acampa ringraziando le persone che gli sono state vicine durante il processo.
20 Luglio 2011
Rogo dell’archivio della Curia a Siena: assolto Don Acampa
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