Ritorna il film festival dedicato alla cinematografia indiana che si terrà a Firenze dal 6 al 12 dicembre, con due edizioni best of a Roma (il 13 e 14 dicembre) e Milano (febbraio 2015) mentre per il primo anno sarà organizzata anche un’edizione a Mumbai (marzo 2015). In programma 40 film tra prime nazionali, europee e mondiali. A completare il programma la prima retrospettiva europea alla star indiana Irrfan Khan con 2 film in prima italiana (all’attore sarà consegnata l’onorificenza ‘Le chiavi della città’ dal sindaco di Firenze Dario Nardella, il 7 dicembre alle ore 20.30 presso il cinema Odeon).
Irrfan Khan, presto nei cinema con Jurassic World di Colin Trevorrow (il nuovo capitolo di Jurassic Park in uscita a giugno 2015, di cui è uscito il trailer da pochi giorni), e conosciuto dal pubblico per la sua collaborazione con registi internazionali del calibro di Ang Lee nel film Vita di Pi (in cui interpreta il protagonista da adulto), Danny Boyle in The Millionaire, Marc Webb in The Amazing Spider-Man e Wes Anderson ne Il treno per il Darjeeling, sarà omaggiato dal festival con la prima retrospettiva europea dei suoi film, con la proiezione di tre film: Qissa di Anup Singh (in prima italiana domenica 7, ore 20.30 alla presenza del regista e di Irrfan Khan), storia di una bambina cresciuta come fosse un maschio dal padre e data in sposo ad una ragazza, Paan Singh Tomar di Tigmanshu Dhulia (prima italiana, lunedì 8, ore 17), biopic sul soldato dell’esercito indiano, campione dei 3000 metri, costretto a diventare un fuorilegge e il cult Il destino nel nome (venerdì 12, ore 16.30) di Mira Nair, sulle vicissitudini di una coppia indiana a New York che cerca di integrarsi nella vita della città. In programma, martedì 9 (ore 17), mercoledì 19 (ore 16.30) e giovedì 11 (ore 16), anche sette episodi della terza stagione della serie americana Hbo In Treatment, di cui l’attore è stato protagonista.
Lo sfruttamento della prostituzione minorile nei bordelli di Calcutta; le difficoltà di una madre single in un paese straniero; un concorso canoro per operai che cercano riscatto da una vita difficile; l’India rurale delle caste, le aspirazioni delle giovani generazioni, tra tradizione e mondo in evoluzione fino allo sport come elemento di rivincita personale: sono alcuni dei temi in programma. Cinque i lungometraggi in concorso. Si parte domenica 7 dicembre, con la commedia M Cream di Agneya Singh, la storia di formazione di un gruppo di amici che, grazie alla ricerca di una mitologica tipologia di hashish, rivaluteranno i loro valori e il loro stile di vita; lunedì 8 dicembre, l’amore sarà protagonista nella prima europea di Mrs. Scooter di Shiladitya Moulik (che incontrerà il pubblico in sala), storia di sentimenti a bordo di una vespa e martedì 9 nel poetico Fandry di Nagraj Manjule, film pluripremiato e vincitore del Mumbai International Film Awards, che racconta la storia difficile tra un giovane dalit, appartenente agli intoccabili, e una compagna di classe appartenente ad una casta più alta. Mercoledì 10 dicembre, in occasione del Human Rights Day, alle ore 20.30, il festival presenta la prima italiana di Sold, del regista Premio Oscar Jeffrey Brown (che incontrerà il pubblico in sala). Prodotto da Emma Thompson, con David Arquette e Gillian Anderson nel cast, il film narra il problema dello sfruttamento della prostituzione minorile nei bordelli di Calcutta. A chiudere la selezione, giovedì 11 dicembre, sarà presentata la prima italiana di I am Yours di Iram Haq, interpretato dall’attrice Amrita Acharia, tra le protagoniste della serie cult Il trono di spade, sulle vicende di una giovane madre single indo norvegese che vive ad Oslo e la difficoltà di far coesistere le due culture tra amore e solitudine.
Tra le novità di quest’anno le Online Stories, ovvero la società dell’India contemporanea raccontata attraverso internet e i suoi social dalla generazione di “registi 2.0”. In programma Hank and Asha di James E. Duff, film sull’amore ai tempi di internet nella storia d’amicizia tra una ragazza indiana, che studia a Praga, e un solitario newyorkese, in cui due estranei cercano una connessione profonda in un mondo iper-connesso; la prima europea di Acceptance di Matthew Chan (presente in sala con i due attori Vinesh Nagrani e Pierre Cassini), storia autobiografica del regista, il cui compagno di stanza, grazie alla complicità dei social network, inganna gli amici fingendo di essere entrato ad Harvard. Completa la sezione Diary Of an Overly Reactive Middle Aged Teenager di Prashant Sehgal, il ‘webcam diary’ di Saski, aspirante attrice a Mumbai, che racconta le giornate della giovane dal punto di vista della sua telecamera. Al cinema Odeon domenica 7, alle ore 11.30, sarà organizzato un incontro con i registi della sezione insieme a Troy Nachtigall, esperto di social media e professore presso l’Istituto Europeo di Design e Marco Restelli, indologo dell’Università Statale di Milano e giornalista per discutere di come i social media e le nuove tecnologie stanno cambiando l’India. Interverranno Troy Nachtigall, esperto di social media e professore presso l’Istituto Europeo di Design e Marco Restelli, indologo dell’Università Statale di Milano e giornalista.
Tra gli eventi collaterali del festival anche l’arte contemporanea da martedì 9 dicembre, alle ore 19, quando si inaugurerà la rassegna video River to River – OFF, una selezione di opere video dei quattro famosi artisti indiani contemporanei Anish Kapoor, Nikhil Chopra, Shilpa Gupta e Subodh Gupta, in collaborazione con il Museo Marino Marini e la Galleria Continua – San Gimignano/Beijing/Les Moulins. La mostra sarà visitabile fino al 12 dicembre compreso (Museo Marino Marini, Piazza S. Pancrazio – ingresso libero).