Prato – A Prato un focus sull’attualità del riutilizzo dei vestiti e della rigenerazione della fibra, grazie ad un collegamento web dalla nuova sede di Prisma in via Galcianese con la “Circular City week” di New York, che tra gli eventi dedicati all’economia circolare è uno tra i più importanti negli Stati Uniti.
“La storia circolare della città di Prato: il riciclo dei vestiti di lana e la loro rigenerazione in fibra” questo il titolo dell’incontro, in lingua inglese, al quale hanno preso parte Matteo Biffoni, sindaco di Prato; Valerio Barberis, assessore all’economia circolare del Comune di Prato; Frédérique Thureau, consulente per l’innovazione responsabile: idea, prodotto x mercato, modello di business. Associazione TCBL; Francesco Marini, imprenditore tessile di industrie Marini e presidente del Museo del Tessuto di Prato; Francesca Pilla, fashion operational excellence Consultant Bip Consulting.
“Se il mondo fosse vestito di lana sarebbe più circolare“, è il concetto che emerge dall’ultimo rapporto dell’organizzazione internazionale Textile Exchange sull’uso delle fibre nel mondo della moda. Solamente un capo su cento è di lana ma, grazie alla lungimiranza del distretto pratese accade che esso venga riciclato in misura molto maggiore rispetto a qualsiasi altro materiale utilizzato per vestirsi,(anche se non è improbabile che un capo destinato al riciclo non faccia arrivi a Prato!). È necessario,oggi più che mai ripensare ai consumi ed ai modelli di produzione affinché l’eco-design diventi un nuovo standard mondiale. Un concetto che,seppur vero per quanto riguarda l’economia circolare, nel settore moda appare ancora lontano. Ma a Prato più che altrove c’è la consapevolezza che il valore di un oggetto si può recuperare laddove altri vedono i rifiuti.
Durante quest’incontro amministratori, imprenditori ed esperti del settore, hanno raccontato la storia circolare di Prato, di com’è strutturato il suo distretto tessile, la Prato Circular City e “Insieme nella transizione verso l’Economia Circolare”, ovvero il progetto che riguarda le buone pratiche circolari della città. A conclusione si è discusso sulla nuova normativa europea riguardo al riciclo del tessile approvata dalla Commissione europea che impegna produttori, brand ma anche consumatori e governi nazionali a implementare questa rivoluzione che pur avendo più fasi, dovrà concludersi entro il 2030.
Per Prato quindi, che è stata da poco inserita anche tra le “100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030”, la cosiddetta “missione Città”, forte è l’opportunità di mettere a disposizione quanto fatto fin ora in tema di riuso e riciclo per porsi come città tra le prime in questo settore a livello mondiale.
Nella foto da sx Lorenzo Sciadini, Matteo Biffoni, Valerio Barberis, Francesco Marini.