La Collezione Maramotti espone una selezione di opere provenienti dal proprio archivio e raccolte in una mostra dal titolo “Il corpo figurato”. L’evento si propone di analizzare la raffigurazione del corpo umano dagli anni sessanta ai giorni nostri, attraverso la ricerca sul tema condotta da diversi autori e l’uso di molteplici tecniche e forme espressive.
Si tratta di un’iniziativa parallela a “Ritratto di donne”, lavoro commissionato dalla Collezione alle artiste Alessandra Ariatti e Chantal Joffe e ugualmente visitabile fino al 31 gennaio 2015. Entrambe le autrici in questione si sono focalizzate sul ritratto come mezzo espressivo ed indagatore dell’universo femminile, da un lato attraverso una precisione iper-realista quasi fotografica, dall’altro attraverso una pittura più espressionista, caratterizzata da pennellate più ampie e forti, interiori. Si tratta in questo caso di due interpretazioni della donna che seguono forme radicalmente diverse ma accomunate da una grande modernità di linguaggio e dalla forte presenza della dimensione psicologica.
Ne “Il corpo figurato“ sono invece numerose le restituzioni della figura umana analizzata, molteplici le sue forme. In riferimento ad alcuni autori, Kim Dingle e Nicky Hoberman analizzano la crescita del corpo, attraverso la focalizzazione su alcune precise fasi dello sviluppo, l’infanzia e l’adolescenza, mentre Margherita Manzelli si concentra sulla figura femminile sottolineandone l’aspetto interiore e sensibile. Luigi Ontani riflette su sé e gioca con la propria immagine trasformandola, mentre Mc Dermott e McGough approfondiscono l’aspetto più sociale e politico legato alla corporeità e all’aspetto. Matthew Antezzo e Mario Schifano lavorano sulla riconoscibilità dell’immagine, il primo attraverso l’uso di personalità celebri (Pier Paolo Pasolini, in questo caso), il secondo attraverso la reinterpretazione dei protagonisti del futurismo, a partire dalla celebre fotografia di Marey che li ritrae.
Questi citati sono soltanto alcuni degli autori affiancati e contrapposti in una selezione che ha come oggetto la personale rappresentazione del corpo, sempre legata a precisi interessi degli artisti. La figura viene analizzata in molte delle sue forme, esteriori ed interiori, simboliche e quotidiane, tema sempre in evoluzione, appartenenza e legame con ciascuno di noi.
“Ritratto di donne” e “Il corpo figurato”
Collezione Maramotti
Via F.lli Cervi 66, Reggio Emilia
12 ottobre 2014 – 31 gennaio 2015
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
Sabato e domenica 10.30 – 18.30
Chiuso: 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio
ingresso libero.
Anna Vittoria Zuliani