Il settore della ristorazione è indicato dagli esperti come quelli maggiormente colpiti dalla crisi durante e dopo il lockdown causa covid. A maggior ragione quelle attività legate a stretto giro con le fortune o meno delle altre attività d’impresa. Come il caso di CIRFOOD, società cooperativa di ristorazione che opera nel settore della ristorazione collettiva e commerciale, con sede centrale a Reggio Emilia e circa mezzo secolo di storia.
In Italia CIRFOOD conta sul lavoro di oltre 12.000 persone, fra cui oltre 1.400 cuochi, in 17 regioni. Serve ogni anno più di 100 milioni di pasti a scuole, aziende, strutture ospedaliere e socio-sanitarie e pubblici esercizi a marchio RITA, ViaVai, Tracce, Chiccotosto, Antica Focacceria S. Francesco e Kalamaro Piadinaro.
Produce ogni anno più di 100 milioni di pasti per scuole, aziende, ospedali, case di riposo, caserme e pubblici esercizi a marchio RITA, ViaVai, Tracce, Aromatica, Chiccotosto e Let’s Toat.
Abbiamo parlato della situazione aziendale, delle misure adottate, del cambiamento del lavoro interno e dei servizi offerti e delle previsioni, col direttore generale Giordano Curti
La ricetta dell’unicità di CIRFOOD