Ristrutturazioni edilizie: occorre mantenere i bonus

Siamo pienamente d’accordo con la mozione presentata in Senato con la quale si chiede che l’agevolazione fiscale al 65% per la riqualificazione energetica degli edifici venga stabilizzata a partire dal 2016. Preoccupa non poco gli operatori del settore il silenzio del Governo su questo tema a pochi mesi dalla scadenza delle agevolazioni, il 31 dicembre prossimo. Non possiamo che apprezzare e sollecitare tutte le iniziative parlamentari che tendono a dare stabilità ad un provvedimento che ha avuto evidenti riflessi positivi in termini di creazione di ricchezza e di posti di lavoro. Si tratta di un provvedimento che va a favore di tutti, imprese, famiglie, Stato e che ha impedito in questi anni all’edilizia di sprofondare ancora di più nella crisi.

La riqualificazione energetica e la rigenerazione urbana sono i punti centrali di un’azione a sostegno di artigiani e pmi del settore edile che anche CNA Reggio Emilia sostiene da tempo. E a giudicare dai dati di uno studio dell’Osservatorio CNA sul territorio nazionale, i risultati sono ottimi. Nel 2011 con la detrazione del 36% per le ristrutturazioni delle abitazioni e del 55% per il risanamento energetico degli edifici, le spese sostenute da famiglie e imprese sono state di circa 16miliardi.

Il 2013 è stato un anno da record: con la detrazione del 50% per le ristrutturazioni e del 65% con l’ecobonus ci sono stati investimenti per 30miliardi di euro. In pratica un balzo del 100% in un anno. Solo nei primi 60 giorni del 2015 si parla di 3miliardi di investimenti.

I benefici sono tangibili e indiscutibili per tutti i soggetti coinvolti: le imprese lavorano, le famiglie risparmiano e lo Stato vede incrementare le entrate fiscali. Basti pensare che prendendo come riferimento l’anno record il 2013 la sola Iva sui 30miliardi ha generato un gettito di 4 miliardi, senza contare gli effetti positivi su Irpef, Irap e Ires.

Non serve una nuova proroga dell’Ecobonus, il settore edile ha bisogno di una stabilizzazione del provvedimento e agevolazioni consistenti per continuare questo trend positivo.

Pertanto, vanno lasciati immutati i valori delle detrazioni e va introdotta la possibilità di cessione del credito fiscale alle banche finanziatrici. Oltre alla stabilizzazione dell’ecobonus sarà importante intervenire per riportare dall’attuale 8% al 4% la ritenuta che banche e Poste Italiane fanno sui bonifici di pagamento degli interventi incentivati di ristrutturazione edile e di efficientamento energetico degli edifici.

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