Risparmiosi: anche nel 2017 a Reggio aumentano i depositi bancari del 4,8%

I depositi bancari dei reggiani sono aumentati di quasi il 5% nel 2017; dato doppio rispetto alla media regionale. Calano i prestiti alle imprese familiari ed alle società non finanziarie

Anche il 2017 ha confermato la propensione al risparmio da parte dei reggiani. In un quadro complessivo in cui si registra un lieve aumento dei crediti deteriorati e si mantiene più alto rispetto al dato nazionale il grado di propensione agli investimenti, nonostante una decisa flessione dei prestiti concessi, i depositi bancari sono infatti aumentati del 4,8% .
Si tratta- come rileva l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dei dati Bankitalia al 31/12/2017 – di una crescita superiore di un punto e mezzo rispetto al dato nazionale (3,2%) e più che doppia rispetto all’Emilia Romagna (2,3%).
L’aumento – che ha portato i depositi a 14,4 miliardi di euro – ha riguardato tutte le tipologie di risparmiatori: famiglie consumatrici (+4%), imprese private (+5,1%) e imprese familiari con massimo 5 addetti (+3,5%).
Osservando invece il valore complessivo dei prestiti, ossia dei finanziamenti al netto delle sofferenze concessi dalle banche ai propri clienti, il calo su base annua è del 3,4%; una diminuzione importante se si considera il dato nazionale -0,5% e quello regionale -2,3%.
A diminuire sono stati, in prevalenza, i prestiti ottenuti dalle società non finanziarie e dalle piccole imprese familiari (-730 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2016) e maggiormente colpito risulta essere il settore delle costruzioni (-39,3%), al contrario di quello industriale per cui si registra un piccolo incremento (0,1%).
In frenata, intanto, l’aumento delle sofferenze, ossia dei crediti bancari la cui riscossione non è certa per lo stato di insolvenza del beneficiario: nel terzo trimestre 2017 misurano 2,7 miliardi di euro con un aumento su base annua di “soli” 48 milioni di euro (+1,8%). Una buona notizia, in sostanza, se si considera che negli ultimi sei anni il valore più basso registrato per il medesimo trimestre era stato dell’11,4% nel settembre 2016.
Analizzando infine lo stock per le sole imprese, il 68% dei prestiti non rimborsati (1,8 miliardi) risulta concentrato nei servizi e nelle costruzioni, mentre per il settore industriale si osserva una importante diminuzione rispetto all’anno precedente (-21%).
Considerata la decisa flessione dei finanziamenti, l’incidenza delle sofferenze sui prestiti a settembre 2017 è cresciuta attestandosi al 13,11%, quasi quattro punti percentuali in più rispetto al dato nazionale (9,67%) e uno in più rispetto alla percentuale regionale (11,93%).
Diminuisce, infine, l’indice relativo alla capacità di investimento che tuttavia, con 143 punti, conferma Reggio Emilia la seconda provincia dell’Emilia Romagna con il massimo grado di propensione agli investimenti.

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