Risparmio, la priorità è tutelare la famiglia

Futuro economico incerto (25%), desiderio di non gravare sui figli (35%) ma anche poter mantenere l’attuale tenore di vita (18%); consapevolezza degli strumenti di risparmio disponibili (fondi pensione in testa con il 64%) e delle figure professionali a cui rivolgersi (53%). Questi i risultati dell’ultima ricerca dell’Osservatorio UnipolSai 2015, affidata a Nextplora che ha analizzato sensazioni e attese dei pisani legate al risparmio.

Pisa – Risultati interessanti, quelli che emergono dalla ricerca dell’Osservatorio UnipolSai, che in buona parte rileva sensazioni dettate dal vissuto della crisi economica. Infatti, la crisi è ancora presente nelle profonde ferite aperte nel tessuto economico non solo cittadino e nella percezione, e i pisani sono cauti anche nei confronti dei primi segnali che potrebbero presagire la ripresa.

 Riferendosi allo scenario nazionale, il miglioramento c’è: nel secondo trimestre del 2015, come precisa l’Osservatorio UnipolSai,  “si è registrato un significativo segnale di miglioramento della spesa delle famiglie, (+0,4% di variazione, la più alta dal 2010) dovuta da un lato all’aumento del potere d’acquisto (+0,2%) e in parte anche attraverso un ricorso al risparmio, la cui propensione è scesa di 2 decimi di punto all’8,7% (dati Istat settembre 2015)”. Insomma, i consumi aumentano ma … attraverso il ricorso al risparmio, che scende. Una nota non da poco, in un Paese come l’Italia in cui molto si regge sul risparmio privato.

E infatti, l’analisi dell’Osservatorio rivela una cera cautela dei pisani: un 25%, secondo quanto rilevato, afferma che il futuro dal punto di vista economico sarà sempre più incerto in quanto la crisi ha lasciato il segno, un altro 28% del campione è convinto che non si tornerà più ai livelli pre-crisi e avremo meno soldi a disposizione. C’è poi chi non è del tutto d’accordo e vede un futuro più sereno e in discesa con un po’ di attenzione al risparmio (13%). C’è infine chi è convinto che oltre allo Stato bisognerà pensare in prima persona mettendo da parte capitale e utilizzando forme di risparmio private (21%).

Ed ecco, per temi, l’approccio dei pisani al risparmio.

 Cosa si desidera per il futuro. I pisani mostrano di avere le idee ben chiare: attraverso le forme di risparmio attivabili oggi il desiderio più inseguito risulta legato alla famiglia: il 35% vorrebbe non gravare sui figli quando aumenterà il bisogno di cure mediche e assistenza sanitaria, il 21% invece desidera poter continuare ad aiutare i figli in caso di necessità. C’è poi chi vorrebbe poter mantenere l’attuale tenore di vita (18%) o perlomeno che sia sufficiente anche se inferiore all’attuale (15%).

Le forme di risparmio conosciute. La conoscenza in merito degli intervistati pisani è ampia: si va dai fondi pensione (64%) alla classica pensione (57%), passando per le polizze vita (56%) e i fondi di investimento (48%). Chiudono il quadro generale l’acquisto di immobili e i conti deposito (43%).

Dove ci si informa. Come già rilevato dalla precedente ricerca dell’Osservatorio UnipolSai c’è la conferma che per avere le informazioni necessarie ci si rivolge a professionisti del settore. In particolare, per quanto concerne piani di risparmio personali, i pisani si affidano principalmente al proprio agente assicurativo (35%) o tramite siti internet specializzati (30%). Il 18% preferisce invece informarsi tramite la propria banca.

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