La sanità toscana punta sulla formazione, sulla territorialità e sul rinnovamento delle proprie strutture. È questo quanto emerge dalle dichiarazioni dell’assessore regionale al Diritto alla salute, Daniela Scaramuccia. «Con questo accordo – ha dichiarato a margine della firma di venerdì 20 gennaio – i medici specialisti appartenenti a queste sigle sindacali [Sumai, Cisl Medici, Federazione Medici Uil Fpl, ndr] vengono integrati a tutti gli effetti nel Servizio sanitario regionale, per superare una logica di mera prestazione, e inserirli nella programmazione e in un percorso di presa in carico del cittadino. Era dal 2005 che non si faceva un accordo con loro. In questo modo si rafforza il ruolo di professionisti che da anni operano all’interno del Servizio sanitario toscano». Grazie all’accordo firmato dall’assessore regionale, dai direttori generali delle Asl toscane, dal presidente della SdS Amiata Grossetana e dalle sigle sindacali che rappresentano i 730 medici specialisti convenzionati della Toscana, verrà garantito uno specifico finanziamento regionale per la formazione (continua ed obbligatoria) dei medici convenzionati. L’accordo, siglato nei locali dell’assessorato al Diritto alla salute, prevede anche che, per integrare al meglio l’ospedale con il territorio i medici specialisti che i cittadini vedranno sul territorio, appunto, saranno gli stessi che troveranno in ospedale. Vengono, infine, disciplinati il ruolo e la funzione dei responsabili di branca, ossia degli specialisti della branca che si occupano degli aspetti tecnico-professionali per individuare gli standard strutturali e tecnologici necessari a garantire gli obiettivi specifici di assistenza e della definizione dei diversi livelli di complessità organizzativa delle sedi territoriali in coerenza con l’assetto organizzativo e la programmazione dipartimentale delle attività specialistiche complessive. E per svecchiare la sanità toscana, ha dichiarato sempre nella giornata di venerdì 20 gennaio l’assessore Scaramuccia, «la Regione Toscana continua a investire in sanità e lo fa con interventi di rilievo, come il progetto di riqualificazione dell’ospedale Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri». Intervenendo alla Biblioteca comunale di Bagno a Ripoli (Firenze), infatti, l’assessore al Diritto alla salute ha ricordato che, come la ristrutturazione del Pronto soccorso dell’ospedale di Arezzo, anche la riqualificazione dell’ospedale di Ponte a Niccheri si inserisce nel progetto sanitario della Regione. «Due interventi – han detto – che mostrano nei fatti la strategia adottata dalla Regione Toscana: investimenti e innovazione, oltre che riorganizzazione e appropriatezza. Il piano complessivo di investimenti e rinnovamento in sanità per i prossimi tre anni ammonta a un miliardo e 200 milioni di euro». La riqualificazione e l’ampliamento dell’ospedale Santa Maria Annunziata costerà complessivamente 22,9 milioni e verranno realizzati 20 box di osservazione, 8 posti letto di degenza breve in camere singole e 4 letti di sub intensiva.
22 Gennaio 2012
Riqualificazione e formazione le chiavi di volta della sanità toscana
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