Rimozione Concordia: tutto rimandato

Isola del Giglio (Grosseto) – Come preventivato, la decisione sulla destinazione della Concordia è stata rinviata. Nella giornata di oggi, lunedì 9 giugno, presso il Dipartimento della Protezione Civile si è tenuta a Roma la Conferenza dei Servizi per la valutazione del progetto di rimozione finale della nave naufragata davanti all’isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Erano presenti il commissario delegato per l’emergenza Concordia, Franco Gabrielli, ed il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Molte sono state le richieste di integrazioni al progetto presentato da Costa Crociere e dal consorzio di imprese costituito da Saipem e San Giorgio del Porto. Tutto rimandato, dunque, al 16 giugno per i necessari approfondimenti richiesti dai rilievi formulati dalle tante amministrazioni pubbliche coinvolte nella decisione.

A Roma sono intervenuti Comune di Isola del Giglio, Provincia di Grosseto, Regione Toscana, Arpat, Azienda sanitaria di Grosseto, Comune e Provincia di Genova, Regione Liguria, Arpal, Autorità Portuale di Genova, i ministeri dell’Interno, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Salute e dei Beni e delle Attività Culturali, Ispra, Istituto Superiore di Sanità, ed Agenzia delle Dogane. Questi enti pubblici hanno richiesto approfondimenti per evitare ogni rischio ambientale derivante dallo spostamento del relitto nel porto di smaltimento che, a questo punto, dovrebbe essere o quello di Genova o, come si augura il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, quello di Piombino.

Lo stesso Governatore toscano, a margine dell’incontro, ha precisato che a suo modo di vedere “il progetto è carente al punto che è stato concordato di dare più tempo per rispondere alle obiezioni e consentire ai tecnici una valutazione più approfondita”. La soluzione Genova richiederebbe, è tornato a ribadire, almeno 5 giorni di navigazione. Piombino un giorno soltanto. “La navigazione può avvenire solo in condizioni di mare calmo e con venti non forti. E le previsioni meteo-marine a distanza i 5 giorni crollano del 50% di affidabilità”, ha proseguito. Certo, “la nave va spostata prima dell’inverno”, ma serve “un criterio di precauzione” che guardi al “rischio minore”. “E il rischio minore è portare la nave a Piombino. Ovviamente se il porto sarà pronto entro settembre”, ha concluso. Le carenze del progetto per il trasferimento della Concordia a Genova, secondo Rossi, riguardano il campionamento ed il monitoraggio delle acque durante il traino, una valutazione quantitativa di impatto ambientale, la gestione degli agenti inquinanti eventualmente sversati (caretaking) ed il monitoraggio dei cetacei.

Sulla stessa linea d’onda anche il rieletto sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli. “Siamo alquanto sbigottiti dall’atteggiamento e dalla superficialità di Costa Crociere che, non curandosi affatto delle ripercussioni che gli annunci fatti fuori dalle sedi opportune possono avere per l’economia della nostra isola, prosegue la sua corsa in solitaria senza un doveroso confronto con gli enti pubblici”, ha dichiarato. “Chiediamo a Costa Crociere immediate rassicurazioni circa le misure indispensabili che vorranno approntare per limitare al minimo i possibili sversamenti di idrocarburi in piena stagione estiva che oggi hanno annunciato”, ha concluso il primo cittadino gigliese.

E mentre la guerra dei porti prosegue, il cantiere allestito attorno alla nave al Giglio prosegue i suoi lavori. Al momento sono stati installati sul lato di dritta 11 dei 15 cassoni necessari per il rigalleggiamento della Concordia. Lavorano, 24 ore su 24, 360 tecnici. Ancora 4 cassoni per ogni lato e si raggiungeranno i 30 cassoni ritenuti sufficienti per la rimessa in galleggiamento della Concordia.

Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, ha reso infine noto che le analisi dei campionamenti ambientali del 3 giugno hanno dato esiti confortanti. Idrocarburi e solventi sono risultati nella norma e si è registrata soltanto una minima alterazione di nutrienti, fosforo (in superficie), azoto e sostanze organiche (in profondità). Diffusa presenza, invece, di tensioattivi.

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