Rimozione Concordia: buona la prima

Isola del Giglio (Grosseto) – La corsa contro il tempo per trascinare la Costa Concordia lontano dalle acque dell’isola del Giglio ha preso avvio alle 6.00 della mattina di oggi, lunedì 14 luglio. A distanza di 31 mesi esatti dal naufragio, la nave è tornata finalmente a galleggiare. E tutto sembrerebbe procedere per il verso giusto.

Il commissario delegato per l’emergenza Concordia, Franco Gabrielli, ha spiegato che non bisogna lasciarsi andare all’entusiasmo, che i problemi da affrontare per portare il gigante d’acciaio via dal Giglio restano, ma che si può comunque essere ottimisti. Dopo le operazioni preliminari e l’arrivo dell’ultimo traghetto da Porto Santo Stefano, le operazioni di rigalleggiamento vere e proprie sono iniziate alle 8.30. Il traffico marittimo è stato interdetto fino alle 16.00, di modo da permettere ai tecnici incaricati da Costa Crociere ed ai comandi di Nick Sloane di lavorare in sicurezza sul relitto.

Il mare è stato clemente, nonostante la pioggia della notte. Anche l’operazione più temuta, il distacco della Concordia dalle piattaforme sulle quali era adagiata dalla conclusione della fase di rotazione, è andato come previsto. Lo scafo si è lentamente sollevato, di mezzo metro a prua e di circa tre metri a poppa. Il distaccamento della Concordia, avvenuto fra le 10.00 e le 11.00, è stato un successo. La nave adesso galleggia senza bisogno delle piattaforme e si trova in posizione decisamente orizzontale. Subito dopo la rimessa a galla, è partita la fase di collegamento del relitto alle boe ed il tensionamento dei cavi di sostegno e delle catene. Nella giornata di domani il cronoprogramma prevede che si provveda al tensionamento delle catene residue ed al collegamento dei quattro cassoni non ancora accostati al relitto.

concordia rigalleggiamento3Dopo il completamento delle operazioni di rigalleggiamento, la Concordia verrà trainata a 30 metri di distanza dal Giglio. E solo allora intraprenderà la rotta verso Genova, una rotta che fa ancora discutere. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è infatti tornato sulla scelta del porto ligure dichiarando che non si recherà al Giglio prima del completamento delle operazioni di rimozione della Concordia. “Ci andrò dopo, quando e se sarà portata via”, ha spiegato il Governatore toscano. “Alla Concordia auguro chiaramente una buona navigazione: ne avrà bisogno, vista la scelta fatta cinque volte più rischiosa di un suo trasferimento a Piombino”, ha proseguito Rossi. La Toscana, nonostante abbia accettato che la Concordia venga trasferita a Genova, si costituirà parte civile nel processo per il naufragio contro Costa Crociere, “che non è tutta questa eroica società, perché ha combinato un disastro e nel naufragio sono morte, ricordo, trentadue persone”.

Più positivo, invece, i commenti dell’ad di Costa Crociere, Michael Thamm. Nonostante le non perfette condizioni meteo-marine, tutto è andato per il verso giusto. “Si tratta di un’operazione complessa, mai tentata prima nella storia, ma sappiamo di poter contare sui migliori tecnici al mondo”, ha spiegato con soddisfazione.

concordia rigalleggiamento2Contento del buon esito del rigalleggiamento anche il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. “Seguiremo con attenzione tutti i lavori per fare in modo che l’ambiente venga tutelato fino in fondo”, ha spiegato. Il programma dei lavori, ha proseguito, è stato rispettato nei minimi particolari e tutti si aspettano a questo punto che non ci sia bisogno di mettere in atto le contromisure pensate dal Ministero dell’Ambiente per fronteggiare eventuali nuovi pericoli per il mare gigliese. Quanto alla scelta di Genova, è stata dettata secondo Galletti da ragioni di sicurezza. Piombino non era pronta, ha spiegato il ministro, ed aver mantenuto la Concordia in Italia è già stato un bel successo

A scatenare una nuova diatriba fra Galletti e Rossi sono state, semmai, alcune dichiarazioni del ministro riguardo l’assenza della Regione alla commemorazione delle vittime del naufragio di ieri. La Regione avrebbe potuto inviare qualche suo rappresentante alla fiaccolata per ricordare le vittime del naufragio, aveva detto Galletti. “Mi permetto di consigliare al ministro Galletti un po’ di cautela nelle sue dichiarazioni. e e proprio deve farle, lasci stare le vittime della Concordia”, ha risposto Rossi. La Regione, ha concluso il Governatore toscano, continuerà ad esserci “anche quando il ministro Galletti, spenti i riflettori che in questo momento lo illuminano, se ne tornerà a Roma”.

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