Firenze – Primo giorno di conferenza dei servizi per il rigassificatore di Piombino, con presidio di protesta e sindaco Ferrari latore di un deciso “no”. Tecnico, non politico, precisa. Oggi a Palazzo Strozzi Sacrati si sono riuniti i 35 enti che compongono la conferenza, mentre fuori si teneva il presidio. Ma il calendario è stato fissato, e le tappe le scandisce il presidente della Regione Eugenio Giani: il 7 ottobre, ancora a Firenze, nuova riunione finalizzata a presentare altri pareri e dando tempo a Snam per integrare il proprio materiale, il 13 ottobre, Roma, riunione per il parere unico di tutti gli organi statali interessati, il 21 ottobre di nuovo a Firenze aPalazzo Strozzi Sacrati per la riunione finale. L’autorizzazione da parte di Giani, che è commissario dell’opera, dovrà essere data entro il 27 ottobre, con le motivazioni. Fra tutti i soggetti presenti, il Comune di Piombino rimane solo nel suo no. Per quanto riguarda il resto degli intervenuti, Giani sottolinea la presenza di “uno spirito costruttivo”, anche laddove vengono messe in luce delle criticità. “Gli enti hanno formulato le proprie proposte o osservazioni, abbiamo dato tempo a Snam per rispondere”. Fra i temi trattati, dalle questioni ambientali alla sicurezza e persino alle caratteristiche della nave e al suo colore, che, ha detto Giani, ha visto entrare nel merito anche la Soprintendenza. Non solo: oggetto delle relazioni anche le modalità di posizionamento della nave e il percorso (8 km) che porterà il gas alla rete nazionale. Per quanto riguarda l’ambiente, è stato sottolineato che il sistema messo in atto utilizzerà l’acqua del mare, più calda, per raffreddare i tubi del gas liquefatto (-161 gradi) e farlo tornare gassoso. L’acqua sarà poi reimmessa in mare, raffreddata di sette gradi, ma senza effetti, è stato precisato, per l’ittocoltura o la pesca, esaurendo i suoi effetti all’interno del porto. Ugualmente per l’ipoclorito di sodio usato, nei limiti di legge, per tenere pulito lo scambiatore. Fra i dati sottolineati, anche l’impatto dell’opera a livello occupazionale: nei mesi di cantiere, coe ricorda il presidente Giani, lavoreranno all’impianto circa ottocento persone, di cui 336 lavoratori di imprese locali, mentre a regime il personale a bordo della nave sarà composto da una quarantina di persone.
Nel giro di pareri che sono stati illustrati questa mattina, ne mancano alcuni fra cui quelli di Autorità Portuale e Isia. Il sindaco Ferrari, che spiega di essere in veste di rappresentante dei cittadini, sottolinea che “la decisione politica è stata già presa da Draghi e Giani”, ma mette in luce anche che, a fronte dei pareri tecnici approfonditi e motivati presentati dal Comune di Piombino, la documentazione presentata da Snam è “incompleta e lacunosa”. Inoltre, nel caso che il 27 ottobre giunga il via libera alla realizzazione dell’impianto, fra le ipotesi viene ventilata anche quella di un ricorso al Tar.
E nel caso in cui Snam entro la data prevista (27 ottobre) non dia le coordinate della destinazione offshore del rigassificatore? Giani ribadisce le posizioni già prese: l’eventuale autorizzaizone da parte sua sarà sottoposta a una sorta di condizione sospensiva, ovvero “che entro un mese vengano resi noti gli elementi del progetto per la destinazione offshore”, ovvero dove si posizionerà il rigassificatore stesso, trascorso il triennio di Piombino. In previsione del nuovo governo, spiega infine il presidente toscano, “predisporrò tutti i dettagli e metterò il documento nell’intesa Stato-Regione”. E nel caso in cui il nuovo governo non fosse ancora insediato, il testo dell’intesa “verrà allegato nell’autorizzazione”.