Firenze – “Presenterò, fin dai prossimi giorni, un memorandum su tutto quanto è necessario chiarire e ottenere per Piombino, per definire una sorta di intesa che costituisca la base propedeutica al posizionamento per un periodo transitorio del rigassificatore in banchina, nel nuovo porto realizzato con grande impegno finanziario da parte della Regione Toscana”.
Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che, nominato dal Governo commissario per la realizzazione a Piombino di un impianto di rigassificazione, si è subito messo al lavoro.
“Ho iniziato il lavoro di studio e approfondimento – continua – per svolgere l’incarico assegnatomi dal presidente del consiglio dei ministri Draghi per garantire l’operatività del rigassificatore che consentirà di ridurre fortemente la dipendenza energetica italiana dalla Russia. I due rigassificatori a Ravenna, in Emilia-Romagna, e a Piombino, in Toscana, rappresentano opera di interesse nazionale e il Governo, sono certo, saprà tener conto del senso di responsabilità con cui assolviamo funzioni di interesse generale per il paese”.
“Mi farò innanzitutto garante – sottolinea Giani – del fatto che il posizionamento della nave non abbia impatti di carattere ambientale. La circolazione dell’acqua dovrà avvenire sostanzialmente a circuito chiuso, evitando variazioni di temperatura e miscelazione con l’acqua marina contigua al porto. Occorre inoltre procedere con le attese opere di bonifica sulla falda, per le quali la Regione ha già anticipato, con l’ultima variazione di bilancio, circa 10 milioni che andranno ad integrarsi con gli almeno 50 milioni che il Governo deve mettere a disposizione. Sarà inoltre necessario procedere alla velocizzazione dell’appalto Anas per il primo lotto della nuova statale 398, in modo da alleggerire il traffico di accesso al porto, che oggi passa dal centro abitato della città”.
“C’è una questione cruciale sullo sfondo di tutta questa partita – dice il presidente toscano -: il rilancio del sistema siderurgico di Piombino e questo passa dalla realizzazione di un forno elettrico, tema centrale che già oggi è sul tavolo di discussione con la proprietà Jsw e che dovrà stare nell’addendum all’Accordo di programma del 2019, con la ripartizione delle risorse previste per gli investimenti”.
“Non solo – insiste Giani -. Il promontorio dovrà diventare centro di sviluppo delle energie rinnovabili e di produzione di idrogeno; le aree oggi vincolate dalle carcasse degli insediamenti industriali potranno essere liberate per far posto a pannelli fotovoltaici, pale eoliche, infrastrutture destinate alla produzione di idrogeno, il tutto con un ruolo di direzione e coordinamento da parte della Regione”.
“L’occasione della presenza transitoria del rigassificatore può e deve trasformarsi nella grande occasione per sottrarre Piombino alla marginalità dei processi produttivi, assicurandole una nuova funzione di leadership, ma questo sarà possibile se saremo uniti come forze del territorio e se saremo in grado di fare gioco di squadra. Puntare ad esasperare le divisioni e le polemiche di natura partitica costituirebbe un danno pesantissimo per Piombino, per tutta la Val di Cornia, ma anche per la Toscana intera. Io lavorerò per l’unità, mettendomi a disposizione del dialogo con tutti in modo da rappresentare una garanzia per la concertazione sui tanti aspetti di questa complessa vicenda”.