Piombino – “Piombino è nostra e non si tocca”, “Rigassificatori lontani dalle nostre case e dalle coste di tutti gli italiani”, “Piombino dice No! al rigassificatore”: sono solo alcuni degli slogan, inalberati su striscioni o urlati dalla folla, che hanno segnato la nuova iniziativa di protesta contro il rigassificatore che dovrebbe essere piazzato nel porto di Piombino. Torna la protesta in piazza, e la riempie: 600 persone almeno, secondo gli organizzatori, giunti anche da Ravenna, l’altro polo davanti alle cui coste si dovrebbe costruire un altro grande rigassificatore.
L’iniziativa, dal trasparente titolo “Contro i rigassificatori” è stata promossa dal Comitato di Salute Pubblica, La Piazza, Il gazebo 8 giugno, Il Comitato Liberi. Hanno partecipato il Comitato dell’Elba e quelli di altre città fra cui, appunto, Ravenna. Fra le bandiere che sono state issate, quelle di partiti di fronte opposto e di associazioni ecologiste. L’impressione è che il fronte anti rigassificatore abbia conquistato carattere trasversale. I manifestanti hanno raggiunto la piazza battendo coperchi di pentole e facendo suonare fischietti. Gli interventi sul palco hanno visto sia esponenti politici che cittadini.
Foto d’archivio