Riforma Province, Romanelli: “Urge proposta operativa della Regione”

Firenze – Il consigliere regionale di Sinistra ecologica e libertà, Mauro Romanelli, a fianco dei lavoratori delle Province, dei loro servizi e della loro professionalità. Rivolge una appello al presidente della Regione, Enrico Rossi, perchè si faccia veramente carico dei lavoratori delle province e della continuità dei servizi pubblici offerti dagli uffici delle Province.

“Questa volta il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non può parlare di gufi e di critiche pretestuose – dice il consigliere regionale Romanelli, commentando la riforma delle Province del Governo Renzi -. Siamo davanti ad un disastro alimentato dai suoi stessi slogan e dalla retorica che ha partorito una riforma frettolosa e mal confezionata”.

“Ieri il presidente della Toscana Enrico Rossi, incontrando i dipendenti delle Province, ha detto parole importanti, affermando l’assoluta necessità di una soluzione che non lasci a casa migliaia di lavoratori in tutta Italia, e nel contempo che non si perdano professionalità e non vengano pregiudicati servizi ai cittadini. Parole giuste, così come giusta è la riflessione che se la Regione deve riassorbire il personale ha bisogno di risorse a fronte invece degli ingenti tagli operati dal Governo” – dichiara il consigliere eegionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.

“Ora però servirebbe anche un po’ di autocritica da parte di chi forse ha ultimamente ha un po’ troppo incensato le magnifiche sorti e progressive delle riforme del Governo Renzi: saprà la Toscana in maniera convincente farsi carico di questi lavoratori e della continuità di tanti servizi essenziali, aprendo un contenzioso senza sconti col Governo, senza alcuna subalternità politica e psicologica?”.

“In queste giorni, come eletto regionale, ho incontrato varie volte i lavoratori delle Province, e venerdì scorso i rappresentanti delle Polizie provinciali: professionalità di alto livello che si trovano quotidianamente sul territorio a combattere ben un terzo di tutte le fattispecie dei reati ambientali, dai rifiuti, all’inquinamento delle acque, alla caccia di frodo, e che non possono e non devono essere umiliate. Non solo perché non è giusto, ma perché sarebbe un danno enorme per l’interesse collettivo”. “E che dire degli Uffici del Lavoro, della Protezione civile, dei Centri per l’impiego, dell’edilizia scolastica?”.

“Dico allora al presidente Rossi: torniamo sulla terra. Basta aperture di credito a chi non le merita, riappropriamoci della gestione dei problemi e di un protagonismo politico che nell’ultimo anno è mancato. Mi aspetto quindi dalla Giunta una proposta operativa e concreta nel più breve tempo possibile, come richiesto anche dall’Ordine del Giorno approvato ieri all’unanimità durante la discussione della legge finanziaria della Regione Toscana” – conclude Romanelli.

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