Il Consiglio Generale della Fondazione Manodori ha approvato il bilancio 2014. L’ente chiude l’esercizio con un avanzo di 3.559.833 euro, riconfermando un andamento positivo nonostante l’andamento dei mercati finanziari investiti dalla crisi.
Il patrimonio della Fondazione ammonta oggi a 203.425.479 con un incremento di oltre 3 milioni di euro rispetto al 2013.
Prosegue il percorso di diversificazione del patrimonio, con la riduzione della partecipazione in UniCredit, di cui sono state vendute 3 milioni di azioni nel 2014, e si riconfermano gli investimenti in Iren, Enel e nel Banco Popolare.
La Fondazione ha investimenti anche nella Cassa Depositi e Prestiti e in numerose realtà locali, come ParCo, Studio Alfa, Reggio Emilia Innovazione, Crpa, Ifoa, Reggio Children.
Nel 2014, è stato varato un nuovo statuto che modifica alcune regole per la definizione degli organi e fissa criteri più rigorosi nei casi di conflitto d’interesse, incompatibilità, ineleggibilità dei consiglieri. Nella stesura del nuovo statuto si è tenuto conto delle istanze raccolte nel corso di numerosi incontri con rappresentanti di enti, istituzioni del territorio e della comunità di riferimento, nonché degli orientamenti espressi dalla Carta delle Fondazioni emanata dall’Acri.
La Fondazione Manodori ha redatto il bilancio d’esercizio tenendo conto delle linee guida dell’International Reporting Committee ed altri parametri nazionale ed internazionali, inserendolo in un report integrato che illustra tutta la propria attività a favore del territorio reggiano e il dialogo costante con gli interlocutori istituzionali e con la comunità. Il report integrato valuta, in particolare, l’impatto sociale prodotto direttamente e indirettamente dall’attività della Fondazione Manodori e si configura come uno strumento innovativo di trasparenza e monitoraggio dei risultati.
In linea con gli impegni presi per il futuro, sono state confermate le erogazioni nei settori considerati prioritari, assicurando il sostegno a numerose realtà che operano nel welfare, nella scuola, nella sanità, nella cultura.
Per approfondire temi specifici legati ai settori d’intervento delle Fondazione e favorire il confronto con referenti esterni, sono state istituite due commissioni composte da consiglieri, la commissione Sanità e Sociale e quella Cultura e Scuola.