Dal comune di Reggio fanno bel viso a cattivo gioco; parlano di “aggiornamento” che in italiano significa aumento. Di “modello” che concretamente però si traduce in un ulteriore 3% nel 2012 sulla tassa rifiuti. Nel contesto del dissanguamento nazionale previsto dalla cura Monti e di un progressivo aumento di tutti i balzelli locali, anche questi 73 euro annui medi pro-capite risultano un macigno nelle tasche dei contribuenti.
L’aggiornamento è stato deliberato all’unanimità dalla giunta Delrio e presentato come un mezzo miracolo di efficienza e rigore dall’assessore Ugo Ferrari, “l’equivalente del solo indice di inflazione”, ha detto il titolare delle risorse del territorio del comune reggiano. Il costo medio per utenza domestica si attesterà così sui 171 euro. Ma l’imminente estensione della raccolta domiciliare nella zona sud-ovest del comune capoluogo comporterà ulteriori aumenti di tasse.
Intanto a giugno scatta l’Imu, 30 euro a testa in più rispetto all’Ici 2007 sulla prima casa mentre l‘Irpef rimanse sì invariato ma è passato dai 58 euro pro-capite del 2010 ai 64 del 2011. E via di questo funebre passo per i nostri risparmi. Con buona pace (eterna) per la ripresa dei consumi