Firenze – Just Eat ha iniziato “a testare una soluzione di delivery basata di una tecnologia proprietaria del gruppo, in Italia, con l’obiettivo di sostenere e sviluppare il business dei ristoranti e fornire la più ampia scelta possibile ai clienti. Questa soluzione di delivery prevede rider che consegneranno in modo diretto con Just Eatin”.
Così la società Just Eat risponde alla nota con la quale la Cgil si è detta preoccupata per la sorte del lavoro di circa 100 ciclofattorini rider solo a Firenze. (https://www.stamptoscana.it/allarme-cgil-just-eat-lascia-a-piedi-100-rider-a-firenze/).
“Per per avviare e supportare questa fase di test, nelle scorse settimane abbiamo dato disdetta al nostro partner Food Pony – prosegue il comunicato di Just Eat – Si tratterà di un rilascio del servizio graduale, pianificato in insieme al partner. Le dinamiche legate alla cessazione dell’appalto sono in via di definizione e saranno gestite nelle prossime settimane con la massima cura per ogni aspetto, comprese le loro risorse”. Intanto, “i lavoratori del partner che volessero continuare a svolgere l’attività di rider sarà possibile applicarsi per consegnare con Just Eat nelle diverse città”.
La priorità – di Just Eat – “sarà assicurarci che il sistema funzioni, già in fase di test, e che i rider siano soddisfatti, oltre a fornire le opportune tutele nell’ambito della normativa attuale”.
La decisione di dare disdetta a disdetta a Food Pony “è legata soprattutto alla volontà di lavorare allo sviluppo di un servizio che risponda in maniera più puntuale alle esigenze dei clienti e dei nostri ristoranti, nonché in linea con la flessibilità di questo business, anche con una gestione diretta delle consegne, oltre al core business come marketplace e ai partner di logistica in affiancamento in alcune città”, conclude il comunicato.