Rider in lotta per i diritti, dalle istituzioni mano tesa

Firenze – Grande successo per il “No Delivery Day”, promosso dalla rete nazionale “riderxidiritti” per quanto giuarda la piazza fiorentina. La nuova mobilitazione dei ciclofattorini del food delivery si è svlta questa mattina per protestare contro il contratto Assodelivery-Ugl, che in questi mesi ha peggiorato ulteriormente le condizioni dei rider, e contro la scelta delle società aderenti ad Assodelivery (Glovo, Deliveroo, Uber Eats) di non adempiere alla disposizione della Procura della Repubblica di Milano, che prevede l’assunzione dei fattorini e l’applicazione delle tutele previste dai contratti nazionali di settore (differentemente da Just Eat che conferma invece l’intenzione di assumere i fattorini).

A Firenze la mobilitazione è stata promossa da Nidil Cgil, che chiede migliori condizioni di lavoro per i rider: dopo una biciclettata dei ciclofattorini tra le vie del centro, c’è stato un presidio molto partecipato in piazza San Firenze. Al presidio erano presenti esponenti delle istituzioni e hanno preso parola l’assessore comunale Benedetta Albanese, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e l’assessore regionale Alessandra Nardini. Una delegazione di rider col Nidil Cgil ha incontrato, a margine dell’iniziativa, il sindaco di Firenze Dario Nardella

Ilaria Lani di Nidil Cgil: “C’è stata una alta adesione allo sciopero e il servizio di delivery in città è stato in gran parte interrotto: ringraziamo i rider che non si sono tirati indietro, consapevoli delle ricadute negative sul proprio ranking reputazionale  – ha detto – abbiamo registrato la disponibilità delle istituzioni locali a sostenere questa battaglia: allo studio ci sono strumenti normativi su salute e sicurezza sul lavoro e progetti che possano sostenere le realtà etiche che stanno emergendo. Con la giornata di oggi inoltre chiediamo al governo di riaprire il tavolo nazionale per arrivare a un contratto vero. Rinnoviamo l’appello ai consumatori a non fare ordini oggi dalle società Glovo, Deliveroo e Uber Eats”.

La disponibilità delle istituzioni locali di contribuire alla lotta dei rider è stata messa in evidenza non solo dalla presenza degli assessori comunali e  regionali, ma in particolare dalla puntualizzazione che il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha fatto circa ciò che si sta muovendo presso la Regione:

“Ho rappresentato ai riders la volontà del consiglio regionale di approntare un proprio provvedimento che nel rispetto delle competenze della regione Toscana preveda misure e azioni di tutela per la salute e la sicurezza dei lavoratori delle piattaforme digitali – ha infatti spiegato Mazzeo – così come si era impegnato il Consiglio regionale stesso attraverso una mozione che è stata votata all’unanimità a testimonianza che nelle battaglie per i diritti non vi può essere né vi è nessuna distinzione tra maggioranza e opposizione. La prossima settimana la normativa sarà posta all’attenzione dell’Ufficio di Presidenza, della Conferenza dei Capigruppo e della Commissione Sanità del Consiglio regionale”.

Mazzeo ricorda anche che si tratta di  “un impegno che mi ero preso come Presidente dell’Assemblea legislativa Toscana al momento del mio insediamento e che ora vede una sua definizione normativa molto importante e innovativa sul fronte della salute di lavoratori che anche in questa fase della pandemia sono risultati determinanti per garantire alcuni servizi essenziali alle famiglie e alle imprese”.

“La legge – spiega ancora il presidente del consiglio regionale – prevederà una diretta azione della Asl e dei propri servizi  di prevenzione, igiene e sicurezza con azioni di monitoraggio per correggere ed eliminare pratiche e comportamenti pericolosi, e obblighi a carico delle piattaforme digitali sia in materia di formazione che di misure volte a garantire la salute dei lavoratori che ad esempio dovranno avere tutti  i dispositivi utili alla propria sicurezza e potranno eleggere un proprio rappresentante per la sicurezza”.

A fianco della legge per la tutela e la sicurezza dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali, “sarà posta all’attenzione del consiglio regionale anche una proposta di legge per il Parlamento nazionale – conclude Mazzeo –  il cui scopo è sollecitare una legislazione che a livello nazionale possa definire diritti e tutele fondamentali per questi lavoratori, dalla maternità alle ferie al riposo, diritti che oggi purtroppo non sono sempre rispettati come dovrebbe essere in un paese civile. Una normativa che possa spingere le aziende a sedersi al tavolo per la definizione dei contratti di lavoro con le rappresentanze sindacali”.

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