Sono passati vent'anni dalla scomparsa di Ernesto Balducci, ma la sua lezione è ancora viva. In un Paese segnato da episodi di intolleranza e razzismo, come ci ricordano le recenti vicende di cronaca a Firenze, l'eredità culturale e spirituale di Balducci, segnata da un profondo impegno per la pace e per il dialogo tra culture, è ancora attuale. Definito da Giorgio La Pira "il sacerdote meno clericale", Balducci verrà ricordato dall'iniziativa Non sono che un uomo – I luoghi, le idee, la fede, promossa dalla Fondazione Ernesto Balducci e articolata in un ricco cartellone di eventi, con mostre, incontri e seminari di studio di livello internazionale che avranno luogo in tutta Italia, da Bolzano a Napoli, passando per Firenze, Roma e Milano. "Non si tratterà di una celebrazione di Balducci fine a se stessa – ha affermato il direttore della Fondazione Andrea Cecconi alla presentazione dell'evento tenutasi giovedì 19 gennaio presso Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze – ma di una riflessione critica sul percorso di vita e di studio di Balducci, rappresentato nella sua unitarietà di sacerdote e di intellettuale". Il primo appuntamento con il ventennale in ricordo di Balducci è fissato per giovedì 16 febbraio presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, con una lectio magistralis a cura di Enzo Bianchi, religioso, scrittore, e fondatore della Comunità monastica di Bose; seguiranno convegni al convento di Pietralba a Bolzano, ad aprile, al Palazzo Marino e alla Casa della carità di Milano a novembre, ma anche spettacoli teatrali (presso il Teatro Romano di Fiesole, a cura di Beppe Dati e dei Chille de la Balanza), mostre di pittura, fotografiche e bio-bibliografiche. "La lezione di Balducci appartiene a tutti – ha sottolineato Severino Saccardi, direttore della rivista Testimonianze, fondata da Balducci a Firenze nel 1958 – e dev'essere reinterpretata come memoria viva per un percorso comune di crescita". In un popolo che ha una scarsa conoscenza della sua storia, come affermato da Saccardi, è importante trasmettere la memoria ai più giovani: per questo, tra gli eventi del ventennale è stato ritagliato uno spazio privilegiato per i diplomati dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, che hanno potuto conoscere la figura di Balducci attraverso la visita a Santa Fiora, il paese sul Monte Amiata in cui Balducci visse gli anni dell'infanzia e a cui restò legato nel corso degli anni; da quest'esperienza sono nate alcune opere inedite, che saranno esposte a Palazzo Medici Riccardi a Firenze e al Palazzo Comunale di Santa Fiora.
Per scaricare il programma completo degli eventi di Non sono che un uomo:
http://www.ventennalebalducci.it/