Firenze – Numeri record, quelli registrati sul numero di marzo (in distribuzione nelle botteghe del commercio equo-solidale o acquistabile tramite abbonamento al sito https://altreconomia.it/) di Altreconomia, che ha messo in atto un’inchiesta sui richiedenti asilo cui è stata revocata l’accoglienza: tra il 2016 e il 2017, almeno 22mila migranti hanno perso il diritto di essere ospitati nei centri e di loro si sono perse le tracce.
E sono solo i dati, riferisce la nota del mensile economico, di 35 prefetture su un centinaio.
Di fatto, come si legge nella nota stampa, “in Italia, a oggi, il ministero dell’Interno non sa quanti siano i richiedenti asilo espulsi dal circuito di accoglienza. Sono le persone che, nonostante restino a tutti gli effetti “richiedenti asilo”, sono state private di qualunque misura di accoglienza logistica, economica, informativa, legale o di altro genere”.
La conseguenza è ovvia; pur potendo restare in Italia, queste persone di fatto finiscono per essere lasciate “nude e crude”, senza nulla. E dal momento che devono soddisfare bisogni insopprimibili per l’esistenza, sono costretti a trovarsi una “nuova sistemazione”. Le alternative sono scoraggianti: la strada o la frontiera. Di loro si perdono le tracce.
In attesa del ministero, però, l’autore dell’inchiesta Duccio Facchini ha potuto registrare e analizzare i dati forniti da quasi un terzo delle Prefetture italiane, che hanno accettato di comunicarli in esclusiva per Altreconomia. Si tratta di dati relativi perlopiù ai provvedimenti del biennio 2016-2017, alcuni più recenti. E sono impressionanti: in quell’arco temporale 35 uffici prefettizi hanno emesso oltre 21.900 provvedimenti. I dati sono serviti a disegnare una mappa che Altreconomia ha realizzato in esclusiva.
I numeri toscani riguardano le prefetture di Arezzo, Pistoia, Prato e Pisa. Ed ecco i numeri emersi dall’inchiesta di Altreconomia: i migranti esclusi dal circolo dell’accoglienza diventati “fantasmi” nel periodo 2016-17, sono: 600 ad Arezzo, 657 a Pistoia, 571 a Prato, 1231 a Pisa.
Nel computo complessivo nazionale mancano i dati di 4 regioni (Molise, Puglia, Calabria e Val d’Aosta) e molti capoluoghi importanti.
Per maggiori dettagli:
Foto: Per gentile concessione della redazione di Altreconomia. La mappa è stata realizzata in esclusiva da Altreconomia con i dati aggiornati a febbraio 2018