Firenze – Se la consistenza e la qualità del pranzo si misura in base all’antipasto, certo la ricerca toscana può già cominciare a festeggiare. La “metafora dell’appetizer” è stata usata oggi dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha annunciato la decisione di destinare 66 milioni alla ricerca. Si tratta di risorse tratte dai fondi regionali e da quelli del Ministero per la Ricerca scientifica (Fas e Far), come “antipasto”, appunto, di quello che verrà successivamente destinato dai Fondi europei del nuovo ciclo: “E’ un primo fatto concreto per dimostrare quello che vogliamo fare per la ricerca e per il suo ruolo decisivo per lo sviluppo”, ha detto Rossi.
Di questi 66 milioni (ai quali dovrà aggiungersi un cofinanziamento dello stesso importo da parte dei beneficiari) 51,4 sono propriamente destinate al bando per il sostegno della ricerca fondamentale e applicata, nonché alla promozione della cooperazione fra Università, Enti di ricerca e sistema industriale e dei servizi. Di questi 21,44 provengono dal PAR – FAS 2007 – 2013, fondi regionali e 30 milioni dal FAR, fondi ministeriali destinati alle imprese che investono nella ricerca in settori strategici: energia, optoelettronica, fotonica, Ict, robotica e altre tecnologie connesse. “Queste risorse sono rivolte alle organizzazioni della ricerca e alle imprese piccole, medie e grandi e si propongono di incentivare sia la ricerca di base e sperimentale sia quella industriale e applicata”, ha spiegato l’assessore alla scuola e alla Ricerca Emanuele Bobbio. L’obiettivo è quello di promuovere l’incontro fra impresa e ricerca: anche le università dovranno dimostrare che riescono ad attirare cofinanziamenti da parte delle imprese. Il bando per queste risorse sarà emesso entro il mese di agosto.
Gli altri 14,6 milioni provengono dai fondi Par Fas per il sistema pubblico della ricerca e resi disponibili dalla Regione Toscana e da Miur e Mise per stimolare processi di innovazione nel campo delle scienze della vita in un’ottica di filiera. Il bando, ha annunciato l’assessore al Diritto alla Salute Luigi Marroni, verrà pubblicato domani mercoledì 16 luglio. Gli ambiti della ricerca per i quali verranno finanziati i progetti sono quelli delle neuroscienze, la chirurgia non invasiva e robotica, le malattie rare o “orfane” e la medicina personalizzata e preventiva. I beneficiari del bando sono le aziende ospedaliero-universitarie del servizio sanitario, che svolgono attività di ricerca e organismi di ricerca pubblici e privati con sede legale e operativa in Toscana. I progetti devono avere un costo non inferiore a 800mila euro e non superiore a 5 milioni. I fondi saranno utilizzati per contributi in conto capitale a fondo perduto. “Se consideriamo anche il cofinanziamento al 50% sono in totale circa 140 milioni che entrano nell’economia toscana”, ha commentato ancora Rossi.