Caccia ai finti poveri

Via al nuovo riccometro per stanare i furbetti. Saccardi e Pignedoli in Senato: “Ma l’equometro è più approfondito e completo”

Riccometro: caccia ai finti poveriLa caccia ai finti poveri e ai furbetti del welfare è aperta. Faranno discutere le novità introdotte dal nuovo Isee che ha ottenuto ieri il via libera dalla Conferenza Stato- Regioni. Per il “riccometro”, ha assicurato il Ministro del lavoro Enrico Giovannini, arriverà il varo definitivo del Governo, che punta molto sullo stana-furbetti anche per graduare l’esenzione dall’Imu sulla prima casa e quella dai ticket sanitari. Le novità, destinate a fare discutere, interesseranno il 30% degli italiani che chiede accesso alle prestazioni sociali più disparate, dagli assegni familiari all’accesso privilegiato agli asili nido, dal diritto universitario alla social card. L’idea alla base della riforma è quella di tenere conto non solo del reddito dichiarato nel 730 ma di tutte le entrate, compresi gli assegni per i figli, le pensioni di invalidità o le borse di studio. Le autocertificazioni andranno infatti incrociate con la banca dati del Fisco e Inps in modo da individuarchi presenta a comuni, asl, università ed enti vari dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu) non veritiere.

Non mancano però i vantaggi.  Il nuovo riccometro introduce infatti sconti sulle bollette telefoniche e della luce, la fornitura gratuita o semi gratuita dei libri scolastici, il reddito di cittadinanza e i servizi socio sanitari domiciliari e diurni semiresidenziali. Sconti sono previsti anche per le badanti, con possibilità di detrarre dal reddito fino a 19.500 euro. Dalle agevolazioni saranno però esclusi i contribuenti con bassi redditi Irpef ma auto di lusso, barche e moto under 500cc. Nel calcolo entreranno anche depositi e conti bancari, Bot, obbligazioni, azioni e patrimoni dati in gestioni. Le rendite finanziarie in genere peseranno di più. Anche il patrimonio immobiliare contribuirà ad alzare il reddito, mentre si potrà portare in detrazione l’assegno al coniuge. Al contrario avrà più possibilità di accesso al welfare chi è in affitto o ha una famiglia numerosa perché in entrambi i casi il nuovo reddito Isee è più basso del vecchio.

Saccardi e Pignedoli presentano l’equometro in Senato

Pierluigi Saccardi
Pierluigi Saccardi

Non tutti però sono soddisfatti delle novità. Tra i critici c’è il vicepresidente della Provincia di Reggio Pierluigi Saccardi, che ha ideato l’equometro, il sistema di verifica approfondita della situazione patrimoniale e reddituale dei cittadini per l’accesso gratuito o compartecipato alle prestazioni pubbliche. Saccardi insieme  alla senatrice reggiana Leana Pignedoli, ha presentato l’equometro mercoledì a Roma al presidente della Commissione Finanza e tesoro del Senato, Mauro Maria Marino. Secondo il vicepresidente l’equometro, comparato con il cosiddetto riccometro, è risultato più approfondito.

“Il nostro strumento analizza e misura l’effettiva condizione economica delle famiglie – spiega il vicepresidente Pierluigi Saccardi ideatore dello stesso – e consente un utilizzo più efficiente delle sempre più scarse risorse pubbliche, mirando a sostenere ed aiutare chi ha più e davvero bisogno. Se mi chiedi degli aiuti ti verifico, altrimenti… non chiedere: questo è uno slogan che rende bene l’idea della finalità dell’equometro, in grado di consentire scambi di informazioni tra le banche-dati disponibili automatizzando il processo di controllo sulle persone che richiedono agevolazioni per l’accesso ai servizi pubblici”,

Già dai primi dati emersi dagli enti locali che adottano l’equometro è risultato che, nell’80% dei casi, l’applicazione del nuovo strumento modifica sostanzialmente le condizioni di accesso del richiedente rispetto all’applicazione dell’Isee. Ed è importante segnalare che tali variazioni non necessariamente penalizzano l’utente: nel 45% dei casi, in funzione della possibilità di verificare in modo più approfondito la situazione di disagio economico e/o sociale delle famiglie, l’utente ha infatti finito per godere di una maggiore agevolazione rispetto a quanto verificato con l’applicazione Isee sulle medesime pratiche.

Dopo avere incontrato anche il viceministro Cecilia Guerra, si è concordato di dialogare sul miglioramento della revisione Isee anche con eventuali emendamenti da proporre in sede di discussione. “È stato un incontro importante – afferma la senatrice Pignedoli – che permetterà al territorio reggiano, grazie alle sperimentazioni sull’equometro, di fornire un contributo prezioso al dibattito sulla definizione del provvedimento Isee in corso di approvazione”.

 

 

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