Riccardo Nencini illustra i progetti della Regione per combattere l’evasione fiscale

«Alla Regione mancheranno, sui soli servizi che con le leggi ex Bassanini lo Stato ha affidato da anni alle Regioni, 360 milioni quest’anno e almeno 410 milioni nel 2012. Ma va sommato anche il taglio operato alla sanità e le risorse che dai Ministeri, tagliati per 6 miliardi, non arriveranno più», ha spiegato ai giornalisti riunitisi ieri alla conferenza stampa di Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, l’assessore regionale alle Finanze e ai Tributi, Riccardo Nencini. In un periodo di tagli selvaggi, ha continuato l’ex presidente del Consiglio regionale, la lotta all’evasione fiscale è di fondamentale importanza, dato che permette agli enti locali di sopperire alle carenze che la ristrettezza economica causa su servizi basilari per i cittadini. Tradotto, insomma, Nencini ha individuato nella lotta all’evasione fiscale lo strumento con cui la Regione Toscana cercherà di aggirare gli effetti devastanti della manovra economica del Governo. Sono otto, ha continuato l’assessore, le misure che la Regione sta studiando per cercare di recuperare dai 400 ai 450 milioni di euro annui da coloro che non pagano regolarmente le tasse. Fra queste misure c’è, ad esempio, l’idea di utilizzare la tracciabilità dei prodotti alimentari per contrastare l’evasione fiscale. Sulle aziende che saranno scoperte a commercializzare prodotti non tracciati, cioè, verranno effettuati ulteriori controlli volti ad accertare che non siano stati compiuti pagamenti in nero. E, ha spiegato ancora Nencini, dato che spesso il fenomeno dell’evasione fiscale si accompagna a quello della violazione delle norme della sicurezza sul lavoro, la Regione chiederà aiuto alle Asl per cercare di scovare coloro che frodano il fisco. «L’idea – ha concluso l’assessore – ci è venuta dopo una recente incontro con il garante per la privacy. Che le imprese che violano le norme sulla sicurezza sul lavoro possano nascondere anche una potenziale evasione è assodato, soprattutto nel caso delle imprese cinesi. Ma condividere queste banche dati, per motivi di privacy, non sarà forse possibile nell’immediato. Per le banche dati sulla tracciabilità non ci sarebbero invece problemi». Saranno, infine, effettuati controlli sulle rendite catastali, sulle superfici e le attività che determinano l’indice della tassa sui rifiuti, nonché sui redditi da assoggettare ad Irpef ed Irap. E per far sì che le nuove misure regionali contro gli evasori fiscali non servano soltanto a fare cassa per un anno, ma a far divenire stabile il maggior gettito recuperato, portando, magari, coloro che guadagnano meno a pagare meno tasse, ai Comuni che collaboreranno a scovare i casi di frode al fisco verrà garantito il recupero di una buona parte di quanto recuperato (metà dei tributi regionali e, per qualche anno, la totalità dei contributi statali). 

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