Firenze – Quasi 160mila euro e nove mesi di lavoro per restaurare la scalinata ottocentesca di via dei Bastioni. L’inaugurazione questa mattina alla presenza del sindaco Dario Nardella e dell’assessore all’ambiente Alessia Bettini.
L’intervento si è reso necessario dopo la chiusura parziale della rampa ai pedoni: la disconnessione di alcuni cordoli rendevano pericoloso e difficile percorrere la scalinata. Il collegamento tra via ser Venturi Monachi (piazza Ferrucci) con via dei Bastioni è stato garantito da un passaggio pedonale per consentire l’accesso all’unica proprietà privata presente. I lavori sono stati sospesi per circa un mese, il tempo necessario per consentire a Publiacqua di effettuare la sostituzione della tubazione in ghisa (del diametro di 7 metri) che risale agli anni ’60 e attraversa la scalinata parallelamente alla fognatura.
Anzitutto i cordoli in pietra sono stati smontati, numerati e trasportati in deposito. Poi sono state pulite le pietre di fiume che costituiscono le pedate della rampa. Successivamente gli operai hanno creato un sottofondo in ‘calcestruzzo cellulare’, con interposta una rete elettrosaldata, sul quale sono stati montati i cordoli in pietra originali. L’ultima operazione è stato il montaggio dell’acciottolato originale su sottofondo in malta opportunamente selezionata e pigmentata per restituire l’aspetto originale.
«Questo intervento – ha detto il sindaco Nardella – rientra nel più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area, che da piazza Ferrucci sale su fino al piazzale Michelangelo. Ringrazio tutti quelli che vi hanno lavorato, dalla ditta agli uffici del Comune, che hanno seguito con grande attenzione e scrupolo l’intervento. Un lavoro non solo edilizio, ma è anche di restauro e di recupero. Inoltre, ricordo che sono in corso numerosi interventi che riguardano la riqualificazione del piazzale, dalla scalinata monumentale alle balaustre in ghisa. Tutta questa zona è quindi interessata da investimenti importanti e tornerà ai cittadini completamente riqualificata».
«Siamo felici di aver restituito alla città uno dei suoi luoghi più amati e suggestivi – ha dichiarato l’assessore Bettini – si stratta di un restauro intelligente, in linea con quello che si sta facendo per conciliare tutela e valorizzazione del patrimonio. Non dimentichiamo il valore storico, oltre che monumentale, di questa scalinata: fu realizzata nel 1875, durante la costruzione delle Rampe, progettate dall’architetto Poggi per congiungere la città e il piazzale Michelangelo e consolidare il colle».
Nel 1930 furono eseguiti lavori di completo rifacimento della scalinata che comportarono la totale sostituzione dei cordonati e di parte dell’acciottolato. Con questo intervento furono demolite le grandi fioriere che si possono riconoscere nella foto dei primi anni del ‘900. Probabilmente negli anni ’60 la scalinata subì un ulteriore intervento di rifacimento per il posizionamento di una grande tubazione in ghisa dell’acquedotto.