Firenze – Il numero dei contratti di rete con il coinvolgimento delle imprese, sul suolo nazionale, al primo ottobre dell’anno in corso, è di 1770 contratti registrati in Camera di Commercio, in cui sono coinvolte 9.129 imprese. E’ quanto emerge dal Rapporto sviluppato dal Gruppo Intesa San Paolo.
Per quanto riguarda la classifica regionale, la Toscana si ritrova al terzo posto, preceduta da Lombardia con 2019 imprese in rete e Emilia-.Romagna, che ne conta 1128. Terza dunque arriva la Toscana con 982 imprese coinvolte. Le tre regioni fanno la parte del leone: infatti, circa il 45% delle imprese in rete in Italia si trova in queste tre aree. E sebbene si sia rilevato un forte sviluppo in special modo negli ultimi anni, il grado di diffusione dei contratti di rete in Italia è ancora relativamente contenuto rispetto al complesso del tessuto produttivo: a livello italiano, la percentuale delle imprese regionali in rete si ferma allo 0,21%.
I settori in cui è più diffuso il contratto di rete – Si tratta dell’agro alimentare e industria in senso stretto, con percentuali rispettivamente dell’1,07% e dello 0,69%. Servizi e settori delle costruzioni e immobiliare arrivano molto dopo, con percentuali molto più basse, rispettivamente dello 0,13% e dello 0,14%. Sembra di osservare che la competizione dei mercati esteri sia un forte incentivo all’aggregazione. Così, le imprese manifatturiere in rete sono più attive all’estero con attività di export, partecipate e marchi registrati a livello internazionale, fanno più innovazione e sono più attente all’ambiente.