Empoli – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con decreto del 19 ottobre 2017, ha concesso al Comune di Empoli la Medaglia d’Oro al Merito Civile per il valoroso comportamento tenuto dalla popolazione durante la Resistenza.
La onorificenza costituisce il riconoscimento del coraggio, della determinazione e dello spirito di sacrificio e dedizione alla Patria dimostrati dalla comunità empolese durante l’occupazione nazifascista.
Sarà il Ministro dell’Interno Marco Minniti a consegnare, durante una cerimonia ufficiale che si terrà martedì 16 gennaio al Palazzo delle Esposizioni di Piazza Guido Guerra, la Medaglia d’Oro al Merito Civile al sindaco Brenda Barnini.
Era il 25 aprile 2016 quando lo stesso primo cittadino, nel suo discorso di fronte al cippo di piazza XXIV Luglio, dopo la deposizione della corona al monumento ai caduti in piazza della Vittoria, avanzò la richiesta: «Empoli ha dato un contributo straordinario al grande movimento di partecipazione civile di riscossa morale di guerra contro la dittatura per la libertà. Eppure ancora oggi, a distanza di 71 anni dalla Liberazione, questo eccezionale contributo e sacrificio non ha ricevuto un riconoscimento ufficiale da parte della Repubblica, né onorificenze per la Città. Siamo stati insigniti del titolo di “capitale morale dell’antifascismo toscano” dalla federazione delle associazioni di combattenti e di questo siamo immensamente grati. Ma pensiamo sia giusto ritentare compiutamente il percorso per vedersi riconosciuti i meriti civili dalla Presidenza della Repubblica».
I ringraziamenti dell’amministrazione comunale vanno a Stefania Terreni, ex responsabile dell’Archivio Storico Comunale di Empoli, per aver redatto con cura e dettaglio la relazione a supporto della richiesta inviata alla Presidenza della Repubblica; l’Onorevole Dario Parrini per aver sostenuto con convinzione la richiesta della nostra città; il Ministro dello Sport Onorevole Luca Lotti; Senatore Achille Passoni, capo della segreteria del Ministero dell’Interno; il Prefetto di Firenze Alessio Giuffrida e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Foto: Brenda Barnini