Renzi assume la delega al personale

Una decisione d'impatto: l'assessore Meucci sollevato ("di comune accordo", dice il sindaco) dalla delega al personale, che viene avocata direttamente da Renzi. Non solo: "salta" anche Menduni, e al suo posto, direttore generale del personale, passa Antonella Manzione. Non solo: cambia anche il vice direttore vicario che diventa l'ingegner Giacomo Parenti. Una vera e propria rivoluzione, annunciata dallo stesso Renzi in un concitato e appassionato discorso in consiglio comunale, come atto di deferenza verso l'organo "legislativo" locale, che sarà portato domani in  giunta.

Concitato e appassionato, il discorso del sindaco Renzi, di fronte a una contestazione come al solito durissima dei dipendenti comunali, puntuali con striscioni e trombette, definite dallo stesso sindaco  "cabaret".  Ma l'intento, dice lo stesso Renzi, è quello di capire se si vuole giungere a un confronto reale e concreto per la soluzione del porblema.

E il problema c'è, eccome. Riguarda circa trecento dipendenti in prima battuta, che significa diminuzione di stipendio, e il resto dei dipendenti comunali per quanto riguarda il taglio al  fondo accessorio per gli incentivi. Ma, e Renzi lo ripete ben 4 volte nell'incipit dell'intervento, "Noi non abbiamo creato questa situazione" e tuttavia "siamo impegnati a risolverla, sicuramente ad affrontarla".  

"Non entro nelle vicende della magistratura – dice Renzi nel prosieguo dell'intervento – ho sempre combattuto chi fa uso strumentale delle vicende giudiziarie. Rispetto per il lavoro dei magistrati. Ma esiste un problema al Comune di Firenze". E tuttavia "prendo una serie di impegni. Da domani, rilevo la delega al personale per lavoro, decisione presa in accordo con Elisabetta Meucci, e mi impegno a risposte immediate". Quando si parte? "Domani, subito, e entro un mese pronti per la  riorganizzazione". Renzi detta l'agenda: il primo impegno del direttore generale, approntare un percorso giuridico (il sindaco sottolinea il "giuridico") per sospendere gli atti relativi: ovviamente, ci saranno modifiche a cascata sulle strutture dell'ente interessato.
"I dipendenti non saranno lasciati soli – conclude Renzi –  ora serve credibilità, che si può avere col massimo impegno, e chiarezza di informazione. Da parte di tutti". E aggiunge: "Si tratta di un'occasione per i sindacati per scegliere fra contrapposizione e verifica. Restiamo sul cabaret  o andiamo sulla sostanza?".

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