Renzi all’Europa: “Ora serve una strategia, stop con la logica dell’emergnza”

Firenze – L’Europa deve darsi una strategia e cessare di essere solo una entità che gestisce le emergenze. Questo il messaggio che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha lanciato oggi dalla tribuna dell’evento The State of The Union, una riflessione sulla stato dell’Europa organizzata dall’istituto universitario europeo insieme con il Comune di Firenze.

Renzi ha esordito passando in rassegna i fatti avvenuti dal maggio 2014, quando si è svolta la predente edizione dell’incontro. Ebbene, “Molto e stato fatto in questo anno – ha detto – Tanti dei problemi allora evidenziati sono stati in larga parte risolti e penso soprattutto all’Italia”. Nella campagna elettorale per le regionali oggi tutti, anche i partiti che erano allora euroscettici, “si guardano bene dall’attaccare l’Europa”.

In quest’anno è cambiato l’approccio anche nei confronti dell’euro. Renzi ha elencato i dati più importanti di questo cambiamento. La parola flessibilità ora è condivisa nei documenti ufficiali e l’Europa mette mano finalmente, nel rispetto dell’autonomia, agli strumenti necessari per la crescita

L’Italia dunque non è più il malato d’Europa, ma esiste la questione di dare una vera strategia al continente che cresce meno di tutti e ha visto salire la disoccupazione soprattutto giovanile Abbiamo bisogno di un’Europa più forte e innovativa, più capace di cambiare, ha sottolineato, mentre ora siamo solo a rincorrere le emergenze, da quella finanziaria a quella geopolitica a quella sanitaria: la strategia è finalmente all’ordine del giorno, “abbiamo le condizioni per rimettere in moto la speranza, nel momento in cui c’è grande domanda di Europa nel mondo”.

Il nostro paese – ha proseguito il premier – è orgoglioso per quello che fa per recuperare il relitto del naufragio che ha visto la morte di centinaia di persone, relitto che è stato individuato per cercare di recuperare le salme di coloro che sono morti cercando la libertà e la pace, “ ma non possiamo seguire l’emergenza nella gestione della grande sfida del mediterraneo. Dobbiamo creare un soggetto politico istituzionale e culturale che dialoga con l’Africa che riesce ad affrontare a monte il problema, altrimenti non andremo da nessuno parte”.

Oggi l’Italia, che non è più il malato d’Europa, deve prendere per mano le istituzioni e fare quello che ha sempre fatto, esserne l’anima con il suo talento e la sua fantasia. “Se l’Italia è tornata nel dibattito europeo ora l’Europa deve tornare nel dibattito mondiale”.

Renzi ha concluso il suo discorso con un appello a chiudere entro quest’anno i negoziati per il trattato di partnership transatlantica Europa Usa: “Se è necessaria più trasparenza – ha detto – daremo più trasparenza ma se non chiudiamo l’accordo sarebbe un gigantesco autogol per il nostro continente”.

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