Follonica – Il Golfo di Follonica si rivela, ancora una volta, un prezioso custode di tesori archeologici. Nel mese di giugno, i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, in collaborazione con la Tenenza di Follonica che aveva svolto le preliminari attività info-investigative sfociate in un primo rinvenimento, hanno recuperato materiale archeologico nello spazio di mare antistante Follonica. Una successiva ricognizione del Nucleo Sommozzatori della Stazione Navale di Livorno ha portato al rinvenimento di resti di un relitto navale, oltre a ulteriori reperti archeologici localizzati nelle immediate vicinanze.
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena Grosseto e Arezzo – diretta da Andrea Muzzi – è intervenuta ottenendo un finanziamento per un più esteso intervento di scavo, conclusosi proprio in questi giorni. Le ricerche hanno così evidenziato, nei pressi di una secca, la presenza di almeno due affondamenti navali, uno romano e uno più recente, avvenuti nello stesso punto a distanza di secoli. Nel corso delle operazioni sono stati così documentati i resti di due scafi e recuperato materiale archeologico di rilevante interesse per la storia della navigazione.