Il più classico dei casi: marito, moglie e amante. Solo che questa volta alla fine della relazione extraconiugale è seguita una lunga serie di ricatti, ripicche, persecuzioni. Una storia come tante se l’amante in questione non avesse esagerato al punto tale da prendersi non solo una denuncia ma anche il divieto di dimora con l’obbligo di non mettere più piede in provincia di Reggio. I carabinieri hanno contato ben 948 telefonate moleste, un paio di speronamenti con l’auto e qualche pugno al volto del rivale in amore.
A fare da sfondo alla vicenda un paese dell’Appennino reggiano: protagonista un siciliano di 38 anni residente nel palermitano, vittime due coniugi reggiani. Quando la donna ha interrotto la relazione extraconiugale con il 38enne la sua vita e quella del marito si è trasformata in un incubo. Dalla fine di marzo l’ex amante ha iniziato a tempestare la donna di telefonate, anche 10 al giorno, giorno e notte. Dichiarazioni d’amore che si sono rapidamente trasformate in minacce di ogni tipo, anche all’indirizzo del marito e dei figli. L’uomo è poi passato agli appostamenti e infine l’episodio più grave: l’inseguimento e lo speronamento della macchina dei due coniugi avvenuto due volte (il 23 luglio ed il 6 settembre); nel secondo caso l’uomo è riuscito a bloccare l’auto della coppia e ha picchiato il marito, facendolo finire in ospedale con una prognosi di 10 giorni.
A porre fine alla persecuzione è stato l’intervento dei carabinieri di Castelnovo Monti che hanno denunciato l’uomo alla procura. Il gip Giovanni Ghini, su richiesta del sostituto procuratore Stefania Pigozzi, ha emesso il provvedimento cautelare che obbliga il 38enne a non mettere più piede in provincia di Reggio.