Firenze – Nuovi strumenti di ingegneria finanziaria che, sotto forma di garanzie per l’accesso al credito o di prestiti rimborsabili, consentiranno alle imprese toscane di tutti i settori nonché alle nuove imprese in fase di start up, di fare investimenti e migliorare la propria competitività.
E’ questo l’obiettivo di due delibere che la giunta ha approvato su proposta dell’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini e che, anche grazie alle risorse del Por Fesr, si concretizzeranno entro breve in altrettanti bandi.
“Dopo l’ingresso del nuovo soggetto gestore regionale – spiega l’assessore Simoncini – stiamo ridisegnando gli strumenti di ingegneria finanziaria per sostenere, attraverso l’accesso al credito, quegli investimenti che sono indispensabili al sistema produttivo toscano, alla sua crescita e al suo posizionamento competitivo sui mercati interni e internazionali. Con questi strumenti, che utilizzano le risorse del Fesr ma anche risorse regionali, rientri delle imprese su fondi rotativi e disponibilità giacenti su vecchi fondi chiusi, puntiamo in particolare al trasferimento tecnologico, all’innovazione, agli investimenti in ricerca e sviluppo e alle start up d’impresa“.
Fondo unico rotativo per prestiti – Con il nuovo piano di attività per il Fondo rotativo per prestiti (Furp) (criteri di premialità, rimborso forfettario) si punta a sostenere, con prestiti a tasso zero le micro, piccole e medie imprese di tutti i settori manifatturieri e di tutte le dimensioni (artigianato, industria, cooperazione) per investimenti in tecnologie chiave e in settori ad alta tecnologia. La dotazione del fondo, alimentato grazie ai rientri e ad un contributo da risorse Por Fesr, ammonta a circa 94 milioni di euro, così ripartito: 50 milioni e 661 mila euro per la sezione industria; 35 milioni e 444 mila per l’artigianato; 7 milioni e 712 mila euro per la cooperazione. Si tratta di fondi in buona parte già assegnati a precedenti graduatorie, per cui sarà possibile, con le disponibilità giacenti, riaprire per il momento nuovi bandi solo per l’artigiato e per la cooperazione.
L’importo dell’investimento non può essere inferiore a euro 42 mila e superiore a 1 milione. Il finanziamento è a tasso zero per importo pari, secondo le linee di intervento, al 60% o al 70% del programma di investimento ammesso all’agevolazione.
Fondo di garanzia – Con il nuovo fondo di garanzia, di cui è stato approvato il piano di attività, si sostengono gli investimenti delle pmi dei settori artigianato, industria, cooperazione ed i soggetti previsti dalla LR 21/2008, vale a dire l’imprenditoria femminile giovanile e dei lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali.
Il fondo è finalizzato a produrre effetti di mitigazione del rischio, favorendo l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, per sostenere programmi di sviluppo e di ristrutturazione finanziaria.
Per le finalità di investimento nei settori industria, artigianato, cooperazione, la dotazione finanziaria iniziale è di 9 milioni e 461 mila euro.
Per le finalità di liquidità, la dotazione è invece di 4 milioni e 389 mila euro. Per i destinatari della legge 21, per l’imprenditoria giovanile e femminile, la dotazione è di 6 milioni e 361 mila euro.
Il mantenimento dell’occupazione è, in entrambi i casi, un criterio di premialità nella selezione delle imprese beneficiarie. Una corsia preferenziale viene data alle domande dei giovani imprenditori che hanno partecipato, nell’ambito della Garanzia Giovani, ad un corso specialistico per acquisire competenze utili al progetto di avvio di impresa.