Firenze – Prossime elezioni regionali, primarie in vista per il candidato Pd. Di ghiaccio il rapporto fra il presidente Enrico Rossi e la potente assessora alla sanità Stefania Saccardi. L’atmosfera che si respira in Regione da qualche mese non è per niente rilassante. La Toscana, buon laboratorio di politiche nazionali, non si smentisce neppure questa volta e, mentre s’avvicina il voto siciliano, è appena cominciata una “movimentazione” dagli esiti piuttosto imprevedibili.
Origine di buona parte delle tensioni, la decisione di Enrico Rossi, il governatore al secondo mandato, di uscire dal Pd per aderire a MdP, che ha configurato una situazione “anomala”: un presidente di Regione sostenuto da una maggioranza che non è del “suo” partito. La questione, che ha fatto innervosire ancora di più il Pd regionale, è la possibilità, quasi certezza, che nei disegni di Rossi ci sia la corsa alla carica parlamentare. Dal punto di vista formale non c’è incompatibilità, ma nel suo ex-partito considerano incompatibile di fatto che il ‘loro’ presidente partecipi alla campagna elettorale in competizione con il partito che lo sostiene, con la conseguenza di una specie di “spoliazione” per gli eventuali altri aspiranti del Pd.
Un punto fermo è comunque il fatto che il Presidente al suo secondo mandato non potrà ripresentarsi alla carica di governatore della Toscana. Un vuoto che lascia sulla linea di partenza due personalità forti e ben puntellate da bacini elettorali fortemente legati al leader: Eugenio Giani e Stefania Saccardi. Due “potentati”, verrebbe da dire, che dovranno dirimere ambizioni comuni andando a un prevedibile scontro. Primarie sicuramente dure e difficili per entrambi. Giochi aperti dunque, e una sola certezza, come sussurrano in molti: “Ne vedremo delle belle”.