Il presidente della Regione, Vasco Errani, ieri ha “revocato l’incarico” all’assessore all’Ambiente, Sabrina Freda. La decisione, fa sapere il governatore, arriva “dopo una riflessione che ho svolto a partire dall’inizio di agosto ed un confronto approfondito”.
Ma come risulta evidente dalla spiegazione successiva, si tratta di una vera e propria cacciata dell’esponente piacentina dell’IdV dalla giunta regionale. All’origine vi sarebbero i contrasti sul Piano regionale dei rifiuti, ed in particolare sugli inceneritori.
Errani spiega che la decisione “è maturata esclusivamente dalla constatazione che, di fatto, sono via via venuti meno quello spirito di collaborazione, di collegialità e quel metodo di confronto aperto e costruttivo con le altre istituzioni e l’intera società regionale che per me sono irrinunciabili e a fondamento del lavoro della Giunta. Di ciò non posso che prendere atto con rammarico, ringraziando l’assessore per l’impegno comunque profuso. Non c’è dunque un problema politico. Assumo le deleghe ad interim, confermando il programma e la linea politica della giunta”.
Sabrina Freda, ormai ex assessore regionale all’Ambiente, dà la sua versione dei fatti e, in una nota, smentisce il governatore Vasco Errani sui motivi alla base del ritiro delle deleghe. “Evidentemente gli interessi delle multi-utilities hanno finito per avere la meglio, come il recente caso dell’inceneritore di Modena ha ampiamente dimostrato”.
Il progetto di ampliamento del termovalorizzatore modenese o, per meglio dire, la possibilità di bruciarvi rifiuti provenienti da tutta la regione, sarebbe dunque l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Pare infatti che al presidente non sarebbe affatto piaciuta la lettera con cui l’assessore all’Ambiente ha contestato la determina della Provincia di Modena che autorizza l’ampliamento dell’impianto. Per quella missiva, tra l’altro, contro la Freda si era scagliato nei giorni scorsi anche lo stesso presidente della Provincia, Emilio Sabatini.