Regione: cresce il ruolo delle professioni intellettuali

Firenze – Il mondo delle professioni intellettuali sarà formalmente rappresentato al Tavolo di concertazione generale, l’organo dal quale passano tutti i più importanti atti della politica regionale. La novità è sancita da una delibera approvata ieri dalla giunta regionale che, modificando le norme in materia di programmazione, consente la partecipazione, in qualità di inviati permanenti, dei due vicepresidenti della Commissione regionale delle professioni che rappresentano rispettivamente le professioni ordinistiche e quelle dei prestatori d’opera intellettuale.

“Abbiamo voluto dare una risposta concreta e in tempi rapidi – spiega l’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – alle giuste esigenze del mondo delle professioni che in più occasioni avevano richiesto di essere rappresentate al tavolo. Tali richieste erano state anche al centro del convegno organizzato il mese scorso. In quell’occasione era stato lo stesso presidente Rossi ad impegnarsi in questo senso. Credo che oggi ci siano tutte le condizioni per lavorare insieme e al meglio per lo sviluppo della nostra regione. Non c’è dubbio infatti che il mondo delle professioni rappresenti un importante fetta del tessuto economico e produttivo della Toscana e un patrimonio di competenze e servizi essenziale per la crescita”.
La Regione si è data fra le prime a livello nazionale una legge (la 73 del 2008) con l’obiettivo di valorizzare il ruolo sociale ed economico delle professioni e sostenere, in particolare, l’ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro. La Commissione regionale per le professioni intellettuali è stata istituita a seguito della legge regionale come sede permanente di dialogo e confronto con ordini e collegi ed associazioni professionali, con il compito di favorire il raccordo con la giunta regionale e fornire pareri sulle materie di interesse comune. Ora il rapporto con la Regione compie un ulteriore salto di qualità.
Fra le iniziative previste dalla legge 78, anche l’istituzione di un fondo di garanzia per sostenere l’accesso al credito di giovani professionisti o tirocinanti, iscritti ad Ordini, Collegi o anche a prestatori d’opera con partita Iva nell’avvio di nuove attività. Prevista anche una misura per finanziare, fino ad un massimo di 100 mila euro, progetti innovativi di Ordini e Collegi e per dotare, inoltre, i soggetti professionali delle risorse necessarie ad affrontare le richieste di cofinanziamento nei casi di partecipazione a progetti europei. Ancora sul fronte del credito, sono stati introdotti piccoli prestiti fino a 3 mila euro, per i professionisti con partita Iva, allargando così la platea dei beneficiari di una legge che prevede interventi a favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà che potranno beneficiare anche del fondo istituito per i piccoli prestiti ad imprese colpite da calamità.
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