Un passo indietro da parte dei direttori generali delle Ausl dell’Emilia-Romagna, tutti scelti dalla giunta Errani. E’ quanto starebbero tentando di ottenere il presidente Bonaccini e il neo assessore regionale Venturi: dimissioni prima della scadenza naturale dei mandati, affinché Bonaccini possa nominare i nuovi manager.
L’azzeramento riguarderebbe otto direttori, escludendo i sette per i quali il mandato è già scaduto. Proprio Venturi ha incontrato ieri i manager in questione. Una lunga riunione pomeridiana, nel corso della quale l’assessore avrebbe spiegato quanto sarebbe gradito un passo indietro. Parliamo del resto di figure chiave per il governo delle politiche sanitarie, che in genere devono avere un rapporto molto stretto con chi le nomina. Ovvio che un nuovo presidente della Regione intenda sceglierle direttamente. Il che non esclude affatto la possibilità di qualche riconferma.
Quanto ai nomi dei direttori ancora lontani dalla scadenza, a Bologna spicca quello di Francesco Ripa di Meana, numero uno dell’Ausl dal 2008. Il suo secondo mandato (le nomine avvengono ogni quattro anni) scadrebbe nel 2016. Scadenze anticipate anche nelle Ausl di Piacenza, Parma, Modena, Imola e nella mega azienda sanitaria della Romagna, nata appena un anno fa e guidata da Andrea Des Dorides, in passato al vertice di Ravenna.
Per quanto riguarda gli ospedali universitari, l’unica scadenza anticipata è quella di Kyriakoula Petropulacos, scelta anche lei nel 2012 e quindi in scadenza tra un anno. Alcuni direttori, infatti, hanno già finito il mandato e sono in carica solo perché negli scorsi mesi, caduta la giunta Errani, per la nomina dei successori bisognava aspettare il nuovo presidente. È il caso del Sant’Orsola e del Rizzoli a Bologna, delle Ausl di Reggio Emilia e Ferrara e dei policlinici di Parma, Reggio e Ferrara.