Regionali, un 5 a 2 amaro per Renzi; si apre la resa dei conti

Il Pd perde la Liguria, vince in Campania e tiene le altre regioni rosse. Trionfo della Lega, non solo in Veneto, molto bene i 5 Stelle, Berlusconi sopravvive e Civati festeggia

matteo-renzi-smorfieCome da tradizione italiana, le elezioni Regionali consentono a (quasi) tutti di cantare vittoria. Renzi perde la Liguria a vantaggio di Toti – e del redivivo Berlusconi – ma conquista la Campania (pur con tutti i problemi che De Luca si porta dietro) e chiude la sfida 5 a 2 grazie a una vittoria risicata in Umbria, molto più netta in Marche, Toscana e Puglia.
La Lega di Salvini stravince in Veneto e supera in Nord e Centro le altre formazioni di centrodestra, mentre il M5S sfiora il 20% quasi ovunque superandolo largamente in Liguria e nelle Marche. Un risultato affatto scontato visto che fin qui nelle elezioni locali il movimento di Grillo aveva lasciato parecchio a desiderare. Civati, infine, può “festeggiare” la sconfitta della candidata di Renzi in Liguria alla quale ha tolto voti decisivi: il minimo per garantirsi la sopravvivenza politica a sinistra del Pd.
Ancora in calo l’affluenza, che a livello nazionale si ferma in media al 53%.

IN EMILIA-ROMAGNA
Risultati in chiaroscuro per il premier anche dal piccolo test in Emilia-Romagna. A Bondeno trionfa il centrodestra con quasi il 59% dei voti, mentre Faenza dovrà attendere il ballottaggio per conoscere il nome del suo nuovo sindaco.
Ieri si votava in otto centri, di cui due – appunto Faenza e Bondeno – sopra i 15mila abitanti. Affluenza al 60,75%, cinque anni fa era stata del 76,8%. Il dato più basso in regione si è registrato nella reggiana Luzzara (56,5%), il più alto a Varano de’ Melegari, provincia di Parma, (72,5%).

A Faenza sarà ballottaggio fra due domeniche fra Giovanni Malpezzi (centrosinistra) e Gabriele Padovani (Lega nord e lista civica): al primo turno è finita 45,01% (oltre 11500 voti) contro 20,34% (5200). Il candidato del M5S, Massimo Bosi, fuori dai giochi col 14%. Affluenza sotto al 59%, cinque anni fa era stata del 76,5%.

A Bondeno trionfa Fabio Bergamini col 58,79% dei voti (4.436), sostenuto da Carroccio, Forza Italia, Fratelli d’Italia e due liste civiche. E’ il successore di Alan Fabbri (Lega), che ha lasciato la poltrona di sindaco per il seggio in consiglio regionale. Il candidato del centrosinistra si ferma al 31,74: per Massimo Sgarbi 2395 voti. Luca Pancaldi, della lista civica “Per Bondeno, ottiene il 9,5% (714 voti). In consiglio comunale finiscono cinque eletti della Lega, tre della lista civica “E avanti!”, uno per Forza Italia e la lista Uniti di centro; quattro per il Partito democratico. Affluenza al 64,1, un anno fa era il 75,9.

A Canossa vince la lista civica Uniti per Canossa, che candidava Luca Bolondi, con il 45, 9%. Affluenza al 69,5%, dieci punti in meno della precedente consultazione comunale. Restando nel Reggiano: Andrea Costa (Pd-Sel) si conferma sindaco di Luzzara col 67% dei voti; la Lega strappa il 24% e quattro consiglieri comunali su dodici; al voto è andato il 56,5% degli aventi diritto, oltre venti punti percentuali in meno di cinque anni fa.

Verghereto (Forlì Cesena) ha scelto come nuovo sindaco Enrico Salvi (lista civica Protagonisti del territorio): ha avuto il 54,6% dei voti, 558. Federico Sensi (lista civica Siamo Verghereto) fermo al 24,6% con 252 espressioni di consenso. Affluenza al 66%, cinque anni fa aveva superato il 79%.

Infine, i comuni nel Parmense. Fontevivo: eletto Tommaso Fiazza (centrodestra) col 30% esatto, 744 voti. A Soragna confermato Salvatore Iaconi Farina col 44,6% (1160 voti). A Varano de’ Melegari il sindaco uscente Luigi Bassi è stato sconfitto di misura dallo sfidante Giuseppe Restiani: finisce 763 voti contro 742, 50,7% contro 49,3%.
Affluenza: Fontevivo 61% (era stato il 78,7 cinque anni fa), Soragna 62,6 (76,2); Varano 72,5, la più alta in regione (78).

 

REFERENDUM PER LA FUSIONE

Ieri si è tenuto anche il referendum consultivo sulla fusione dei quattro Comuni dell’Appennino reggiano di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto. Il 69,90% dei cittadini residenti che si sono recati complessivamente al voto nei quattro Comuni si sono detti favorevoli alla fusione e nella consultazione si sono potuti esprimere anche sul nome dell’eventuale nuovo ente. Otto le proposte di denominazione: Ventasso; Nasseta; Crinale Reggiano; Crinale dell’Alto Appennino Reggiano; Alto Appennino Reggiano, Nasseta e Valle dei Cavalieri; Vallisneri, Due Valli.

Dopo il referendum, il progetto di legge istitutivo del nuovo ente potrà ora proseguire l’iter di approvazione che potrebbe portare alla fusione. Con decorrenza dal primo gennaio 2016, il Comune unico avrebbe una popolazione di circa 4.500 abitanti e una superficie di 257 Km quadrati. In base alla proposta di legge, il nuovo ente riceverebbe dalla Regione un contributo costante annuale di 247 mila e 500 euro per quindici anni. In aggiunta potrebbe contare su un contributo straordinario in conto capitale di 200 mila euro all’anno per un triennio. Tra i benefici anche un contributo statale annuo di circa 403 mila euro per un decennio.

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